E’ una delle anticipazioni sulla manovra contenute nel Dpb, il Documento programmatico di bilancio inviato alla commissione Ue con le linee di intervento della Legge di Bilancio: il congedo obbligatorio di paternità per i lavoratori neo-padri sarà strutturale dal 2022, per non meno di dieci giorni di durata.
La Legge di Bilancio rende permanente il congedo di paternità di dieci giorni, anche frazionati: i padri lavoratori dipendenti lo utilizzano nei primi cinque mesi di vita del figlio, anche affidatario o adottivo. Si tratta di un diritto autonomo, quindi indipendente rispetto a quello della madre. Negli ultimi anni il congedo di paternità è stato via via ampliato, fino ad arrivare in via sperimentale fino a dieci giorni nel 2021. Ora questa durata diventa strutturale.
I dieci giorni potrebbero diventare presto tre mesi in base a quanto si prefigge il Family Act: la ministra delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, ha infatti annunciato che il Governo è impegnato per estendere tale diritto fino a tre mesi, con un aumento graduale, con l’obiettivo finale di “parificare la responsabilità maschile a quella femminile”.
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Bisogna invece attendere il testo della manovra per capire se sarà confermato anche il congedo facoltativo di un giorno, che è stato previsto negli ultimi anni ma non è autonomo rispetto all’altro genitore (il padre lo può utilizzare solo se la madre rinuncia a un giorno di maternità).