Il Presidente Draghi ha firmato un secondo DPCM con le modalità di verifica del Green Pass in ambito lavorativo, valido anche per i datori di lavoro privati, ai quali sono forniti strumenti informatici per il controllo automatizzato delle Certificazioni Verdi Covid-19, che potranno avvenire anche attraverso l’integrazione del sistema di lettura del QR Code nei sistemi di controllo agli accessi fisici (es.: tornelli), rilevazione presenze (es.: controllo presenze tramite cartellino) o della temperatura (termoscanner).
Controlli automatizzati anche nelle aziende private
Oltre al DPCM sulle linee guida per il personale della PA, dunque, il Premier Mario Draghi ha firmato il 12 ottobre 2021 anche un secondo DPCM, più generale, con le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo, tanto nel pubblico quanto nel privato. Questo secondo decreto consente a tutti i datori di lavoro il ricorso a strumenti informatici ad hoc, volti a consentire la verifica automatizzata del possesso delle certificazioni.
Oltre all’app VerificaC19, infatti, saranno rese disponibili per i datori di lavoro, pubblici e privati, specifiche funzionalità che consentono una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni. In particolare, per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, è prevista l’interazione asincrona tra il Portale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC, per la verifica dei codici fiscali dei dipendenti di cui l’Istituto di previdenza è a conoscenza.
Preavviso di mancato possesso del Green Pass
Ogni azienda è comunque autonoma nell’organizzare i controlli, purché siano rispettate le normative sulla privacy (divieto di registrazione dei dati contenuti nei Green Pass). Nei casi di specifiche esigenze organizzative, i lavoratori sono comunque tenuti a rendere le comunicazioni relative al mancato possesso del green pass con il preavviso necessario al datore di lavoro per soddisfare tali esigenze.
Casi particolari
I soggetti esenti per comprovati motivi di salute, in attesa che venga rilasciata apposita certificazione dotata di QR Code, previa trasmissione della relativa documentazione sanitaria al datore di lavoro, non sarà soggetto di controllo. Per i soggetti in attesa del rilascio del Green Pass, potranno avvalersi di documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie, farmacie, laboratori di analisi, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
Ulteriori indicazioni sono fornite in apposite FAQ, che riassumono le regole previste per gli ambienti di lavoro tanto nel pubblico quanto nel privato.