L’amministratore di condominio nel 2018 ci ha fatto cambiare la caldaia per il riscaldamento con impianto monotubo, ripartitori di calore e valvole. L’impianto non funziona bene e quindi ha deciso di applicare una ripartizione della bolletta a forfait (il 100% diviso fra tutti). Ma è possibile questa cosa? I lavori sono stati fatti male e risultano inutili. Mi potete dare un parere?
Non è chiaro chi abbia autorizzato i lavori di sostituzione della caldaia. Se comunque sono stati eseguiti male, nel contratto dovrebbero esserci delle clausole di salvaguardia (ad esempio, un periodo di garanzia) per potervi tutelare legalmente ed economicamente. Così come potete rivalervi sull’impresa che ha effettuato i lavori se ritenete che la commessa non sia stata rispettata correttamente.
Nell’ipotesi in cui il malfunzionamento non sia invece ascrivibile all’esecuzione dei lavori, le spese di riparazione o sostituzione restano a vostro carico, ripartite fra tutti i condomini.
In ogni caso, sono tutte decisioni che possono e devono essere oggetto di assemblea condominiale, che è sovrana: l’amministratore di condominio deve poi adeguarsi nelle procedure che mette in pratica. Ogni soluzione di pagamento delle utenze per e parti comuni dell’edificio, fosse anche quella a forfait (il 100% diviso fra tutti) non può essere presa unilateralmente m deve essere proposta, votata ed eventualmente approvata in assemblea.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz