Il Governo ha aggiornato le FAQ pubblicate sul portale DGC (https://www.dgc.gov.it) per il rilascio della Certificazione Verde Covid-19, utilizzato in molteplici ambiti di applicazione nel Paese, non ultimo qualunque contesto lavorativo pubblico e privato. In particolare, è stata aggiunta una specifica risposta sul tampone salivare per il green pass, che risponde al seguente quesito:
Quali tipi di test sono validi per avere la Certificazione verde Covid-19 in Italia?
In risposta alla domanda, il chiarimenti fornisce la seguente indicazione su quelli che, attualmente, sono i test validi per avere la Certificazione verde Covid-19.
- Test molecolare: analisi di tipo RNA con test effettuato su un campione di secrezioni respiratorie, generalmente un tampone naso-faringeo ad oggi il gold standard, o su campione salivare secondo i criteri previsti dalla Circolare del Ministero della Salute del 24 settembre 2021.
- Test antigenico rapido inserito nell’elenco comune europeo dei test rapidi per COVID-19: effettuato tramite tamponi nasali, orofaringei o nasofaringei, permette di evidenziare in 30-60 minuti la presenza di componenti (antigeni) del virus. Deve essere effettuato da operatori sanitari o personale addestrato che ne certifica il tipo, la data in cui è stato effettuato e il risultato, trasmettendone gli esiti al Sistema Tessera Sanitaria e alla Piattaforma nazionale-DGC per l’emissione della Certificazione Verde.
N.B. Sono al momento esclusi autotest rapidi, test antigenici rapidi su saliva e test sierologici.
=> Green Pass anche senza AUTHCODE
La FAQ chiarisce inoltre che i test molecolari su campione salivare sono considerati un’opzione alternativa ai tamponi oro/nasofaringei esclusivamente nei seguenti casi:
- per individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione (come anziani nelle RSA, disabili o persone con disturbi dello spettro autistico);
- nell’ambito di attività di screening tra i bambini coinvolti nel Piano di Monitoraggio SARS-CoV-2 in ambito scolastico;
- per lo screening dei contatti di caso tra bambini (anche se la scuola non fa parte del Piano di Monitoraggio);
- per operatori sanitari e socio-sanitari nel contesto di screening programmati in ambito lavorativo.
In caso di positività del test salivare molecolare (utilizzato nei casi sopra esposti) non è necessario il test di conferma su campione nasofaringeo/orofaringeo.