Per ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), anche nella versione precompilata, è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), contenente tutte le informazioni che servono all’INPS per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie, ai fini dell’erogazione di prestazioni e servizi agevolati per i meno abbienti.
Vediamo dunque quali sono le indicazioni che proprio l’INPS mette a disposizione degli utenti su come compilare correttamente la DSU per la richiesta dell’ISEE.
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ISEE e DSU: a cosa servono?
La DSU e l’ISEE sono i due strumenti che il Fisco e gli enti erogatori utilizzano per valutare la situazione economica delle famiglie che fanno richiesta di prestazioni sociali agevolate, ovvero di tutte le prestazioni o servizi sociali o assistenziali la cui erogazione è riservata ai nuclei familiari in difficoltà.
La verifica della situazione economica del richiedente viene effettuata dall’ente erogatore accedendo al Sistema Informativo ISEE (SII) e acquisendo:
- il valore ISEE;
- la composizione del nucleo familiare;
- le informazioni della DSU.
DSU: come si compila
Vediamo come si compila la DSU. Iniziamo con il dire che alcuni dei dati contenuti nella DSU sono precompilati e altri vanno auto-dichiarati. In particolare i dati acquisiti sono quelli già in possesso:
- dell’Agenzia delle Entrate, ovvero il reddito complessivo ai fini IRPEF;
- dall’INPS, come i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF.
I dati che vanno auto-dichiarati – assumendosi la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato – sono invece quelli anagrafici e relativi ai beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione.
Dunque i dati da indicare nella DSU riguardano:
- i redditi percepiti patrimoni immobiliari e mobiliari posseduti nei due anni solari precedenti (nel 2019 per la DSU 2021);
- l’attuale composizione del nucleo familiare, quindi quello risultante alla data di presentazione della dichiarazione.
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DSU integrale o DSU mini?
Esistono due tipi di Dichiarazione Sostitutiva Unica, la DSU integrale e la DSU mini:
- nel caso in cui si intenda richiedere l’ISEE “standard”, valido per la generalità delle prestazioni sociali agevolate, occorre compilare la DSU mini, che contiene i principali dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare;
- la DSU integrale va invece compilata qualora si rientri in casi particolari, per il tipo di prestazione da richiedere o per le caratteristiche del nucleo familiare, che richiedono informazioni aggiuntive.
Si deve compilare la DSU Integrale quando ricorre almeno una delle seguenti situazioni:
- si intendono richiedere prestazioni per il diritto allo studio universitario (compilare MB.1 + MB.2 + FC.1);
- nel nucleo familiare sono presenti persone disabili o non autosufficienti (compilare MB.1 o MB1.Rid + FC.1 + FC.2);
- nel nucleo familiare sono presenti figli i cui genitori non sono coniugati fra loro né sono conviventi (compilare MB.1 + MB.2 + FC.1;
- si intendono richiedere prestazioni socio sanitarie residenziali (compilare MB.1 o MB1.Rid + MB.3 + FC.1 + FC.2);
- si intendono richiedere prestazioni connesse al dottorato di ricerca con indicazione di nucleo familiare ristretto (compilare MB1.Rid + FC.1);
- è necessario calcolare una componente aggiuntiva (compilare FC.1 + FC.4);
- nel nucleo familiare sono presenti persone esonerate dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e prive di certificazione unica o sospese dagli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali (compilare FC.3).
DSU corrente: a cosa serve?
Nel caso in cui vi sia già un ISEE in corso di validità ma la situazione sia cambiata nel corso dell’anno, è possibile ottenere il cosiddetto ISEE corrente aggiornato, presentando la DSU ISEE corrente.
Le rilevanti variazioni che necessitano della presentazione di una DSU corrente sono solitamente quelle relative al reddito e occupazionali, ovvero eventi avversi come la perdita del posto di lavoro o l’interruzione dei trattamenti. In tal caso la DSU corrente deve essere aggiornata entro due mesi.
DSU: come si presenta
La DSU può essere presentata:
- all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
- al Comune;
- a un Centro di Assistenza Fiscale;
- online all’INPS, usufruendo del nuovo servizio ISEE precompilato.
Validità della DSU: quando scade?
L’INPS calcola l’ISEE sulla base delle informazioni auto-dichiarate, acquisite dall’Agenzia delle Entrate e reperite nei propri archivi e rende disponibile l’attestazione entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della DSU , mediante:
- l’accesso al servizio online dedicato;
- le sedi territoriali competenti;
- lo stesso ente al quale è stata presentata la dichiarazione, in presenza di specifico mandato conferito dal dichiarante.
La DSU ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo. Ogni nuovo anno, per avere un ISEE valido, è necessario compilare una nuova DSU.
La validità dell’ISEE corrente è pari a sei mesi dal momento della presentazione della DSU corrente.