Nel 1971 è stata costruita una casa rurale di circa 110 mq in un terreno di proprietà sito nella provincia di Agrigento. Con decreto di concessione del 8/11/1972, a seguito di collaudo, è stata liquidata la somma di lire 3.150.995 dall’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura, per miglioramenti fondiari ai sensi della legge regionale 6.6.68 n. 14 art.2. Su detta casa, dato il tempo trascorso, occorrono ora dei lavori. Si era pensato di usufruire del Superbonus 110%, ma non abbiamo trovato né il permesso di costruire né la licenza di costruire, a suo tempo rilasciati dal Comune (neanche presso detti Uffici). Cosa fare?
La strada da percorrere in questi casi è la richiesta del titolo abilitativo al Comune: anche se non siete riusciti a trovare il permesso di costruire, nemmeno presso gli uffici del Comune, lei fa però riferimento a un titolo edilizio del 1972, relativo a una concessione di precedenti lavori, quindi avete documentazione da cui partire per trovare i titoli edilizi originari. Riproverei a farne richiesta: il titolo edilizio è un documento pubblico, che l’Amministrazione è tenuta a conservare e a produrre.
=> Abuso edilizio: reato in prescrizione
Se le strade ordinarie non fossero sufficienti per risalire al permesso di costruire, le consiglio di rivolgersi a un notaio o professionista del settore, in grado di attivare la procedura corretta.
Nel caso in cui intenda utilizzare insieme al Superbonus 110% la cessione del credito, può anche chiedere assistenza alla banca presso cui vorrebbe rivolgersi.
Infine, una precisazione: le ricordo che in relazione ai fabbricati rurali, come per tutte le altre unità immobiliare ammesse, per applicare il Superbonus deve sussistere la destinazione residenziale.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz