L’amministratore di condominio deve avere il Green Pass in qualità di professionista, mentre le regole per le assemblee condominiali non cambiano dopo l’introduzione dell’obbligo di Certificazione Covid: in attesa di eventuali linee guida da parte delle istituzioni, l’ANAMMI, associazione nazional-europea amministratori d’immobili, ha messo a punto un vademecum che fornisce un orientamento di base agli amministratori per gestire il nuovo obbligo.
Innanzitutto, l’amministratore di condominio, in qualità di libero professionista, è tenuto all’obbligo di Green Pass così come i dipendenti del suo studio professionale. «Questo è il vero punto fermo del decreto – osserva Giuseppe Bica, presidente ANAMMI – sul resto, le nostre indicazioni ai soci sono basate su interpretazioni ragionevoli e sul diritto condominiale». L’obbligo vale per l’amministratore e per i professionisti del suo studio, ma non per i condomini, ad esempio in sede di assemblea condominiale. Le regole in questo caso restano invariate, quindi vanno rispettato le indicazioni di sicurezza già precedentemente previste per l’emergenza Covid in materia di distanziamento, mascherine, igienizzazione e spazio di sicurezza (locali con un rapporto di superficie minimo di 7 mq per partecipante).
Chi controlla il green pass dell’amministratore? Il presidente dell’assemblea, che in qualità di responsabile della riunione non solo verifica la regolarità degli inviti e dei millesimi presenti ma anche il possesso del Green Pass dell’amministratore, «proprio perché anche il professionista deve dimostrare di avere il certificato verde».
Infine l’amministratore, nel convocare l’assemblea in luoghi selezionati per tale necessità (ad esempio una sala in affitto), dovrà chiedere preventivamente al gestore dei locali se intende condizionare l’accesso al possesso del Green Pass. In questo caso, anche se soltanto un solo partecipante all’assemblea non avesse la certificazione, dovrà scegliere un altro posto, in modo da evitare contestazioni successive.
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In ultima analisi, trattandosi di interpretazioni, si sottolinea la richiesta al Governo «di fornire ulteriori indicazioni sull’utilizzo del Green Pass in ambito condominiale, in modo da operare in sicurezza».