Per conoscere l’importo del netto in busta paga è necessario conoscere la RAL (Reddito Annuo Lordo) di riferimento, ossia lo stipendio lordo, ossia l’ammontare dei compensi percepiti nell’anno solare, da cui poi sottrarre i contributi previdenziali e assistenziali da versare (quelli a carico del lavoratore sono circa il 9%) e, sul rimanente, si sottraggono anche le ritenute IRPEF (comprese le addizionali regionali e comunali), calcolate in base agli scaglioni di reddito personale, con aliquote progressivo. A questo punto, si sommano (nel senso che si recuperano, andando a compensare le imposte versate e le trattenute operate) in busta paga, parte delle imposte versate si recuperano attraverso le detrazioni IRPEF spettanti (taglio del cuneo fiscale), anche in base al reddito o alla composizione familiare.
=> Calcolo stipendio netto online
(da lordo a netto 2021)
Ai fini dell’importo dello stipendio netto in busta paga, le detrazioni spettanti non possono però superare l’IRPEF da versare. L’IRPEF va calcolata sul reddito imponibile, al netto dei contributi previdenziali, assistenziali e di altri redditi particolari (es.: assegni di mantenimento, previdenza complementare, ecc.).
Per quanto concerne il trattamento economico che risulta in busta paga (lo stipendio effettivo), si parte dunque dall’importo complessivo annuo (solitamente composto da 12 mensilità di uguale importo, considerando anche la 13esima e l’eventuale 14esima). Infine, in base all’inquadramento ed al livello (dal 1° al quadro), si applica una determinata indennità. stabilità dai diversi contratti collettivi di lavoro (CCNL), assieme alle retribuzioni minime spettanti per ogni singolo livello di inquadramento.