Nuove anticipazioni sulla imminente riforma degli ammortizzatori sociali, nel quale potrebbero trovare posto anche altri due mesi di cassa integrazione gratuita per novembre e dicembre 2021, destinata alle aziende del Terziario e alle piccole imprese per le quali il blocco dei licenziamenti scade il 31 ottobre. L’ammortizzatore ponte dovrebbe rendere più soft lo sblocco dei licenziamenti, grazie ad ulteriori 8/9 settimane di CIG gratuita, accompagnate dall’impegno a non licenziare.
Dal primo gennaio 2022, invece, dovrebbe entrare in vigore la riforma della CIG vera e propria, ma non si esclude uno slittamento a luglio per contenere i costi.
Tutto è però legato al nodo risorse, che vanno stabilite anche per il rifinanziamento NASpI, per il Reddito di Cittadinanza (RdC) e per le pensioni agevolate del dopo Quota 100. Un quadro complesso quello degli ammortizzatori sociali, dunque, che si intreccia con la Legge di Bilancio 2022 e con la Riforma delle Pensioni.
Secondo lo schema di Governo, suscettibile di modifiche (e tagli) in base alle risorse disponibili, potrebbero esserci dal 2022:
- per le imprese da 1 a 5 addetti, 13 settimane di integrazione salariale, inizialmente a carico dello Stato e poi a pagamento;
- per le imprese da 6 a 15 addetti, 26 settimane di cassa integrazione a disposizione;
- per le aziende con oltre 15 dipendenti le regole resterebbero quelle attuali.