Il Sud d’Italia punta sull’ICT per rivitalizzare l’economia, ma lo fa coordinandosi e “facendo rete”, scommettendo sulle filiere produttive.
Tra le regioni del Mezzogiorno più attive in questo senso spicca la Campania.
Sono pronte, infatti, le linee di indirizzo strategico per ricerca, innovazione e Società dell’Informazione a cura della Regione Campania. Sarà lo strumento per mezzo del quale verranno definite le azioni di intervento e le attività del prossimo futuro svolte sul territorio regionale.
Gli obiettivi principali, che delineano le due sezioni in cui il provvedimento risulta articolato, sono il potenziamento della ricerca pubblica e privata, assieme alla formazione e alla diffusione della Società dell’Informazione.
Nella disamina vengono individuati i principali settori su cui è necessario credere per potenziare il
sistema produttivo campano: in primo piano i nuovi materiali, le tecnologie ICT e le biotecnologie.
Per quanto riguarda la formazione, un ruolo centrale viene giocato dalle università nei loro percorsi tradizionali e in quelli post universitari, anche aiutate da opere di co-finanziamento per dottorati di ricerca o altre iniziative legate alle attività industriali o di ricerca del territorio.
Proprio in quest’ottica viene evidenziata ancora una volta come la partecipazione di privati nella formazione, e in particolare la cooperazione e la sinergia tra università e Pmi sia determinante per rafforzare il settore della formazione e conseguentemente l’intero sistema campano.