I contributi volti a ridurre i costi delle ristrutturazioni immobiliari sono sempre molto ricercati, tanto più se sono a fondo perduto. Una domanda che frequentemente viene posta, infatti, è se esistono dei finanziamenti a fondo perduto e dei fondi europei a disposizione anche di chi vuole ristrutturare un immobile, per uso commerciale, professionale e non. Scopriamolo insieme.
Contributi a fondo perduto: cosa sono?
I contributi o finanziamenti UE a fondo perduto sono incentivi che non devono essere restituiti. Vengono periodicamente proposti per agevolare un particolare tipo di intervento, magari di interesse nazionale o storico, o sostenere categorie di persone, organizzazioni o imprenditoriali. Solitamente vengono assegnati mediante bandi e lo scorrimento di una graduatoria, stilata in base alla valutazione delle condizioni economiche e di altri requisiti richiesti per l’accesso alle agevolazioni.
Contributi a fondo perduto per le ristrutturazioni
I contributi a fondo perduto finalizzati alla ristrutturazione di immobili, quando previsti, sono solitamente destinati alle imprese, per lo più PMI o startup per spingere l’economia e raggiungere degli obiettivi economici prefissati. Attualmente non ci sono finanziamenti europei a fondo perduto dedicati ai privati che vogliono ristrutturare la propria casa. A volte è possibile accedere a finanziamenti di questo tipo avviati da Amministrazioni locali per la ristrutturazione di immobili di interesse storico o per la riqualificazione dei borghi, soprattutto quelle regolate dallo statuto speciale, come la Provincia Autonoma di Bolzano. Ai privati sono inoltre destinate numerose agevolazioni fiscali da parte dello Stato italiano per la ristrutturazione degli immobili, la loro riqualificazione energetica e il miglioramento del livello sismico.
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Fondi europei per le ristrutturazioni
I finanziamenti europei, messi a disposizione degli Stati membri dell’Unione Europea per supportare imprese e operatori economici che operano in vari settori, possono essere erogati sotto forma di contributi a fondo perduto o più spesso misti, parte a fondo perduto e parte da restituire, quasi sempre prevedendo tassi di interesse competitivi (tasso zero, o quasi) per la restituzione del prestito chiesto ad esempio per ristrutturare un immobile da destinare alla propria attività. Ogni bando prevede i requisiti e condizioni specifici per chiedere e ottenere i contributi, mirati essenzialmente sulle finalità del bando e sulle strategie che si vogliono attuare per favorire determinate attività ritenute di grande importanza per il territorio. La gestione dei fondi può essere diretta da parte della Commissione Europea, oppure indiretta, ovvero i contributi vengono erogati dagli Stati Membri.
Tra le categorie di imprenditoriali alle quali più spesso sono destinati di fondi europei ci sono le imprese a conduzione giovanile e/o femminile, con l’obiettivo di combattere in modo efficace la disoccupazione e promuovere l’inclusione sociale, nonché appartenenti a settori ritenuti strategici o da tutelare (es: ad alto contenuto tecnologico, di forte impatto sociale, agricoltura sostenibile e così via), o PMI, ritenute il motore dell’economia in un continente in cui rappresentano il 90% del tessuto produttivo.
I bandi europei destinati alle imprese comprendono spesso tra le spese finanziabili l’acquisto di macchinari e impianti o di beni immateriali ad utilità pluriennale, ma anche la ristrutturazione di immobili e le spese per l’avviamento dell’attività.
Come ottenere i finanziamenti UE
Per accedere ai prestiti agevolati dei fondi europei bisogna in primo luogo individuare il bando di interesse, che risponda ai propri requisiti e le proprie necessità, ad esempio quella di dover ristrutturare un immobile. Il consiglio è di consultare periodicamente la Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (accessibile a questo link), dove vengono pubblicate le Decisioni con tutti i dettagli sul programma e sulla call for proposal. Questo per quanto riguarda i finanziamenti erogati direttamente dall’UE. Per quelli gestiti a livello statale, bisogna invece consultare i bandi pubblicati dagli Enti designati per erogare i finanziamenti, ovvero le Regioni e le agenzie specializzate come Invitalia (accessibile a questo link). Una volta individuato il bando, solitamente bisogna predisporre:
- una proposta progettuale;
- un business plan;
- gli altri documenti richiesti dallo specifico bando.
Altri elementi ai quali porre particolare attenzione sono:
- i requisiti richiesti;
- le scadenze.
Una volta inviata la proposta o la domanda di accesso ai finanziamenti, bisogna attendere i tempi necessari per processarla e quindi consultare la graduatoria per sapere se si ha diritto ad ottenere il contributo.