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Come calcolare la pensione netta: importo, assegno e decorrenza

di Noemi Ricci

Pubblicato 16 Giugno 2022
Aggiornato 22 Settembre 2022 19:59

Come si calcolano la pensione netta e la decorrenza del trattamento in base alle diverse formule di uscita dal lavoro: importo dell'assegno e finestre.

La pensione è una prestazione economica equiparata al reddito da lavoro dipendente e pertanto soggetta a tassazione IRPEF. Questo significa che nel cedolino si troverà sia il suo importo lordo sia il netto pagato dall’INPS che, in qualità di sostituto di imposta, effettua una ritenuta alla fonte a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche, così come fa il datore di lavoro sulla busta paga con lo stipendio del dipendente.

Oltre al calcolo dell’importo netto della pensione, anche la decorrenza varia a seconda della formula adottata per uscire dal mondo del lavoro, ad esempio scegliendo una delle opzioni di pensione anticipata oggi previste dal sistema previdenziale italiano.

Vediamo dunque come si calcolano la pensione netta e la decorrenza della pensione.

Calcolo pensione netta

L’IRPEF è dovuto per tutte le prestazioni previdenziali, dirette ed indirette, ad esclusione delle prestazioni assistenziali come le pensioni sociali, gli assegni sociali e le prestazioni agli invalidi civili, ciechi e sordomuti, che sono esentasse.

Aliquote IRPEF sulle fasce di reddito pensione

Ricordiamo che la nuova IRPEF dal 2022 si calcola applicando specifiche aliquote alle 4 fasce di reddito:

  1. scaglione (redditi fino a 15mila euro): aliquota IRPEF 23%;
  2. scaglione (redditi 15-28mila euro): aliquota IRPEF 25%;
  3. scaglione (redditi 28-50mila euro): aliquota IRPEF 35%;
  4. scaglione (oltre 50mila euro): aliquota IRPEF 43%.

=> Scaglioni e Aliquote IRPEF dopo la riforma: guida completa

Detrazioni IRPEF sulla pensione

Per calcolare la pensione netta, oltre alle imposte, bisogna applicare all’importo lordo specifiche detrazioni di imposta. Queste, diversamente all’IRPEF, differiscono rispetto a quelle previste per i redditi dal lavoro dipendente.

Fino a 8.500 euro di reddito da pensione (no tax area) spettano fino a 1.955 euro di detrazione IRPEF (e non meno di 713 euro);

  • tra 8.500 e 28.000 euro spetta una detrazione pari al rapporto tra 700+(1.955-700)*(28.000-reddito) e (28.000-8.500);
  • tra 28.000 e 50.000 euro spetta una somma pari a 700 euro moltiplicati per (50.000-reddito)/50.000-28.000);
  • oltre i 50.000 non spettano detrazioni.

Per i redditi da pensione compresi fra 25mila e 29mila euro, c’è una detrazione aumentata di 50 euro.

La detrazione spettante deve essere rapportata ai giorni in cui spetta il diritto alla pensione nell’anno e non è cumulabile con le altre detrazioni sui redditi. Come nel caso di redditi da lavoro dipendente, anche il pensionato ha diritto a detrazioni fiscali previste dalla normativa vigente.

Decorrenza pensione, caso per caso

La decorrenza della prima pensione varia in base alla formula scelta. Il requisito può essere anagrafico o contributivo a seconda dei casi.

  • Il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia è pari a 67 anni (fino al 2026 è stato congelato il meccanismo degli scatti fino a quella data);
  • con la pensione anticipata si va in pensione con 42 anni e dieci mesi di contributi versati per gli uomini, 41 anni e un mese per le donne (non applica gli scatti legati alle aspettative di vita);
  • con la Quota 102 servono 62 anni di età e 38 di contributi;
  • con l’Opzione Donna servono 35 anni di contributi con 58 anni di età se dipendenti oppure 59 anni se autonome, accettando un assegno calcolato con il solo metodo contributivo;
  • si va in pensione senza vincoli di età con la Quota 41 se si è lavoratori precoci appartenenti a categorie protette;
  • con l’APE Sociale se appartenenti a determinate categorie tutelate, si va in pensione con almeno 62 anni di età e 30 o 36 anni di contributi a seconda della tipologia di lavoro svolto;
  • con Quota 97,6 (35 anni di contributi e 61 anni e sette mesi di età), infine, si può andare in pensione anticipata se si è addetti alle mansioni usuranti.

=> Calcolo pensione futura

Come si calcola la decorrenza pensione

La prima decorrenza utile per l’accesso alla pensione va calcolata tenendo conto delle opzioni alle quali si può accedere, verificando quale requisito si raggiunge per primo. A quel punto è possibile fare una valutazione della convenienza di accedere ad una determinata opzione, piuttosto che a un’altra.

Per calcolare la decorrenza della pensione bisogna anche tener conto del fatto che la riforma pensioni Fornero ha introdotto delle finestre mobili che fanno slittare l’effettiva erogazione dell’assegno previdenziale di alcuni mesi rispetto al momento in cui si matura il requisito per l’accesso alla prestazione.

Nella tabella che segue vengono riportate le attuali finestre di decorrenza delle pensioni.

Tipologia  pensione Finestra di decorrenza
Pensione di vecchiaia nessuna
Pensione anticipata tre mesi
Quota 100-102 tre mesi nel privato / 6 mesi nel pubblico impiego
Opzione Donna 12 mesi per le dipendenti, 18 mesi per le autonome
Lavoratori precoci tre mesi
APe Sociale nessuna
Pensione usuranti e gravosi nessuna