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Contributi fondo perduto: domande entro il 2 settembre

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 1 Settembre 2021
Aggiornato 22 Marzo 2022 14:51

Entro il 2 settembre è possibile inviare una nuova domanda correttiva di contributo a fondo perduto (Dl Sostegni bis): le istruzioni in caso di scarto.

Entro il 2 settembre si devono inoltrare le richieste di contributo a fondo perduto per le attività stagionali, previsto dal Decreto Sostegni bis (Dl n. 73/2021, commi da 5 a 15), alternativo ai Cfp automatico già erogato dall’Agenzia delle Entrate ai beneficiari del primi ristoro. Entro la stessa data, in caso di errore è possibile presentare una nuova domanda per sostituire quella errata. Il modello di domanda si trasmette per via telematica, con credenziali personali attraverso il servizio web sul portale Fatture e Corrispettivi del sito internet dell’Agenzia delle Entrate; per chi utilizza i canali telematici Entratel / Fisconline l’istanza si inoltra  anche tramite delegati.

=> Scarica il modello di domanda

Correzione domande

L’invio di una nuova domanda (corretta) che annulla e sostituisce quella precedente (con errori) è possibile soltanto se non è già stato riconosciuto il contributo. In pratica, si può inoltrare una nuova richiesta solo se la prima domanda risulta in lavorazione, sospesa o scartata. Se l’istanza è scartata per errori sui dati, ad esempio l’IBAN, è possibile inviarne una nuova richiesta con le informazioni corrette. Se il problema è invece legato ad incongruenze nelle dichiarazioni dei redditi, è necessario eliminare il problema alla radice, ossia mettersi in regola entro la scadenza fissata per l’inoltro della nuova domanda. Nel momento in cui nella sezione “Consultazione esito” è già visualizzabile l’esito di riconoscimento del contributo, allora è possibile solo inviare solo un’istanza di rinuncia, anche oltre il 2 settembre.

=> Fondo perduto: chiarimenti sulla domanda

Potenziali beneficiari

Ricordiamo che il contributo è riservato ad esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA (attiva alla data del 26 maggio) residenti o stabiliti in Italia, enti non commerciali compresi gli enti del terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali.

=> Domanda fondo perduto: come indicare gli aiuti di Stato

Il bonus può avere importo massimo di 150mila euro, prevede come requisito un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 di almeno il 30% rispetto al periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Chi ha i requisiti per il nuovo ristoro e ha già ottenuto il contributo automatico nei giorni scorsi, potrà ottenere l’eventuale integrazione spettante.

Come si calcola il contributo

Per calcolare il contributo spettante, si moltiplica la differenza tra le due medie mensili per una percentuale che varia a seconda che il richiedente abbia già ottenuto o meno il contributo automatico e in base alla fascia di ricavi 2019.

  • già beneficiario del contributo automatico- percentuali dal 60% (fino a 100mila euro di ricavi ) al 20%  (tra 5 e  a 10 milioni di euro), passando dalle percentuali intermedie del 50%, 40% e 30%.
  • non beneficiario del contributo automatico – dal 90% al 30%, passando dalle percentuali intermedie del 70%, 50% e 40%.

Il richiedente può scegliere tra accredito su conto o riconoscimento di credito d’imposta compensabile con F24.