Per il mancato aggiornamento delle rendite catastali, ho dovuto regolarizzare i passati versamenti IMU sul mio negozio, erroneamente calcolati (su mia delega) da Confartigianato, la quale mi rifiuta il rimborso attribuendo a me la responsabilità della mancata comunicazione delle nuove rendite. Ma non era compito di Confartigianato (da me pagata) verificare (con visura) che il Catasto avesse o meno aumentato tale rendita?
In caso di errato calcolo (nel suo caso la rata IMU), è sempre il contribuente a dover versare le imposte mancanti. L’intermediario (nel suo caso Confartigianato) può eventualmente rispondere delle sanzioni, qualora siano state applicate e dipendano da un errore imputabile al centro di assistenza fiscale, patronato, ecc.
=> Come calcolare e versare le sanzioni dovute con il ravvedimento operoso
Nel suo caso, lei ha comunicato una rendita catastale non aggiornata ma l’intermediario è tenuto al solo controllo formale della documentazione presentata, verificandone la corrispondenza con i dati contenuti nella dichiarazione o nel modello F24 (a questo, di norma, si riferisce il visto di conformità, oltre che alla corretta esecuzione dei calcoli).
Se il patronato ha richiesto a lei un atto comprovante la rendita catastale (compravendita o visura), non era tenuto ad effettuare un successivo controllo, a meno che il mandato da lei conferito non prevedesse, per esempio, anche l’effettuazione della visura catastale (in questo caso, l’errore è ascrivibile all’intermediario).
Un utile documento di prassi sulle regole sulla responsabilità degli intermediari è rappresentato dalla circolare 13/2019 dell’Agenzia delle Entrate.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz