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Saldi estivi dal 6 luglio 2024: calendario per Regione e regole di acquisto

di Anna Fabi

18 Giugno 2024 08:22

Saldi estivi dal 6 luglio 2024, calendario regionale completo, casi particolari e regole di acquisto su prezzi esposti, cambi merce.

Conto alla rovescia per i saldi estivi 2024: da sabato 6 luglio in quasi tutte le Regioni, per una durata media di 6 settimane.

Le regole di fondo sono le seguenti: durante le vendite di fine stagione è obbligatorio esporre il prezzo originario e quello ridotto, con la percentuale di sconto applicata. Inoltre, c’è diritto al cambio merce o al rimborso in caso di prodotti difettosi.

Quando iniziano i saldi estivi 2024

Ecco il calendario dei saldi estivi, con le informazioni riportate da Confcommercio in base alle singole delibere regionali:

Regioni Saldi
Abruzzo 6 luglio – 3 settembre
Basilicata 6 luglio – 6 settembre
Calabria 6 luglio – 4 settembre
Campania 6 luglio -4 settembre
Emilia Romagna 6 luglio – 3 settembre
Friuli Venezia Giulia 6 luglio – 30 settembre
Lazio 6 luglio – 17 agosto
Liguria 6 luglio – 19 agosto
Lombardia 6 luglio – 3 settembre
Marche 6 luglio – 31 agosto
Molise 6 luglio – 3 settembre
Piemonte 6 luglio – 31 agosto
Puglia 6 luglio – 15 settembre
Sardegna 6 luglio – 3 settembre
Sicilia 6 luglio – 15 settembre
Toscana 6 luglio – 3 settembre
Umbria 6 luglio – 3 settembre
Valle d’Aosta 6 luglio – 30 settembre
Veneto 6 luglio – 31 agosto
Trento e Provincia in autonomia, per 60 giorni
Provincia di Bolzano in Alto Adige dal 19 luglio al 16 agosto, nei comuni turistici dal 17 agosto al 14 settembre

Le regole per i commercianti sui saldi

I saldi sono associati alle vendite straordinarie e assoggettati alla disciplina di cui al D.Lgs. n. 114/1998 e L. n. 248/2006.

I commercianti devono rispettare le delibere regionali e la direttiva europea 2019/2161, recepita con decreto legislativo del 7 marzo 2023. Devono esporre il prezzo di partenza e quello più basso praticato negli ultimi 30 giorni, oltre a quello della merce a saldo.

I diritti per i clienti sulla merce in saldo

 I capi in saldo devono avere carattere stagionale o di moda (anche precedenti collezioni) e suscettibili di deprezzamento se non venduti entro breve. Sulla prova dei capi c’è discrezionalità per il  negoziante.

Il cliente ha diritto al cambio merce se il capo acquistato in saldo è difettoso: se non è possibile, ha diritto al rimborso. Il diritto va comunque esercitato entro due mesi dall’acquisto, conservando lo scontrino, e vale solo per il prodotto danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n.24/2002): con reclamo entro due mesi, dunque, c’è obbligo di riparazione o sostituzione, riduzione o restituzione del corrispettivo.

Il prezzo da esporre deve essere sia quello originario di vendita sia quello finale in saldo, assieme alla percentuale di sconto applicata. Le informazioni sugli sconti praticati nelle comunicazioni pubblicitarie e su cartellini in negozio devono essere sempre veritiere.

I pagamenti elettronici sono sempre ammessi secondo le previsioni di legge, le carte di credito devono essere accettate obbligatoriamente se è esposto nel punto vendita l’adesivo che ne attesta la convenzione.