Per tutte le aziende dei settori Agricoltura e Pesca che hanno diritto all’esonero contributivo previsto dai vari decreti anti Covid, l’INPS ha previsto una proroga della scadenza dei versamenti fino alla definizione della domanda di esonero. Per la quale si attendono ancora le procedure. In pratica, l’istituto previdenziale, non essendo ancora possibile presentare la domanda per l’esonero contributivo relativo ai tre mesi da novembre 2020 a gennaio 2021, prevede per tutti i potenziali aventi diritto una proroga delle scadenze di versamento. Le indicazioni sono contenute nel messaggio 2263/2021.
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Il riferimento normativo è il decreto Sostegni, dl 41/2021, che con l’articolo 19 ha esteso al gennaio 2021 l’esonero contributivo che i decreti Ristori avevano già previsto inizialmente per il novembre 2020 e poi anche per il successivo mese di dicembre. La platea degli aventi diritto è definitiva dall’articolo 16 del dl 137/2020: aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, produttori di vino e birra, imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti, mezzadri e coloni. I codici Ateco precisi sono contenuti nell’allegato 3 al decreto 137/2020. Ricordiamo che, fra gli altri, sono ricompresi nell’esoneri contributivo anche agriturismi connessi ad aziende agricole, e il commercio all’ingrosso e al dettaglio di fiori e piante.
L’INPS deve ancora mettere a punto l’iter per le domande. Considerato che il riconoscimento dell’esonero, si legge nel messaggio dell’istituto di previdenza, «ha reso necessaria la ridefinizione della disciplina di autorizzazione del beneficio per le aziende», e tenuto conto anche «della particolare situazione collegata all’emergenza epidemiologia da COVID-19», viene stabilita la proroga, fino alla definizione degli esiti della domanda, per le scadenze dei versamenti relativi alla contribuzione del periodo compreso tra il 1° novembre 2020 e il 31 gennaio 2021. Il differimento delle scadenze di versamento riguarda «tutti i contribuenti, datori di lavoro e lavoratori autonomi in agricoltura, che possono accedere potenzialmente» all’esonero. Nel frattempo, l’istituto previdenziale annuncia che pubblicherà circolare applicativa e moduli e procedure di domanda.