Dal 16 giugno sono attesi i primi bonifici dell’Agenzia delle Entrate con il contributo a fondo perduto previsto dal Sostegni bis per imprese e Partite IVA che hanno già ricevuto gli indennizzi del dl 41/2021: si tratta della data annunciata neigiorni scorsi dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione alla commissione Bilancio della Camera sul dl 73/2021. Il monitoraggio delle domande per il ristoro del primo decreto Sostegni è dunque fondamentale: solo chi ne ha beneficiato otterrà l’accredito automatico. A luglio arriveranno invece i pagamenti per chi presenterà domanda (dal 23 giugno) il contributo parametrato al periodo di maggior incidenza del Covid (primo aprile 2020 – 31 marzo 2021), mentre il terzo ristoro (basato sul risultato d’esercizio) sarà operativo dopo l’estate e potrebbe avvantaggiarsi di un surplus di risorse non utilizzate che consentirà un’estensione della platea degli aventi diritto fino a 15 milioni di euro.
Calendario pagamenti fondo perduto
- La prima misura, contenuta nei commi da 1 a 3 del dl 73/2021, prevede il versamento automatico di una somma analoga a quella già prevista dal primo decreto Sostegni: il 16 giugno inizieranno ad arrivare i bonifici, automaticamente (senza presentare nuova domanda), alle imprese che hanno già chiesto e ottenuto il contributo del primo dl Sostegni.
- Poi c’è la misura integrativa che prevede il contributo calcolato sul calo al 31 marzo rispetto ai 12 mesi precedenti. Secondo le valutazioni dell’Agenzia, circa 280mila Partite IVA otterranno un conguaglio rispetto al bonus automatico, mentre altre 360-370mila potrebbero ottenere il contributo per la prima volta (non rientrando nel primo ristoro di marzo per mancanza di requisiti); per queste ultime attività le aliquote sono più alte proprio perché ricevono il contributo per la prima volta. Le domande potranno essere presentate dal 23 giugno, mentre a inizio luglio saranno avviati i pagamenti.
- Il terzo contributo a fondo perduto, basato sul calo del risultato d’esercizio, potrà essere chiesto quest’estate. Per l’operatività bisogna attendere i decreti attuativi che quantifichino il calo dell’utile o perdita e stabiliscano le aliquote (escludendo la quota di contributo già ottenuta). A disposizione ci sono 4 mld.
Nuovi beneficiari
Alcune anticipazioni sulla volontà del Governo di ampliare la platea degli aventi diritto: il ministro ha sottolineato che sono arrivate meno domande del previsto e dunque, verosimilmente, si liberano circa 6 miliardi (già stanziati), utilizzabili per annettere ai beneficiari potenziali anche le attività che fatturano fino a 15 milioni di euro (attualmente, gli indennizzi sono riservati a chi nel 2019 ha fatturato fino a 10 milioni di euro). Ma potrebbe esserci spazio anche per i ristori basati sulla perdita d’esercizio, rendendoli più sostanziosi (come detto, le aliquote non sono ancora state decise).
Infine, qualche considerazione sugli obiettivi delle misure a favore delle imprese. Il dl Sostegni bis «ha due finalità principali. Continuare ad accompagnare il Paese fuori dalla crisi economica», scongiurando il rischio di danni permanenti al tessuto produttivo, e «rafforzare la ripresa». Dopo la profonda recessione che «abbiamo affrontato e stiamo ancora affrontando», la flessione dell’attività economica si e arrestata a inizio anno. «Ci attendiamo un secondo trimestre in crescita e poi un consolidamento nel terzo e nel quarto». Al momento, la stima del Governo per il PIL 2021 è di una crescita al 4,5%. Franco ha citato stime più ottimistiche, come quelle dell’ISTAT, che prevede una crescita del 4,7%, e ha definito probabile, se il trend prosegue con il ritmo delle ultime settimane, una revisione al rialzo da parte dell’esecutivo. Restano comunque incertezze, legate anche all’evoluzione della pandemia, e pur con la crescita attesa il PIL resta molto inferiore al 2019. L’obiettivo dei diversi interventi, che sono mirati a sostenere l’economia sia dal lato della domanda sia da quello dell’offerta, è quello di recuperare il livello produttivo 2019 nella seconda parte del 2022.
Per l’estensione della platea e per il calendario dei versamenti, e delle domande, si attende in realtà conferma ministeriale o dall’Agenzia delle Entrate. Dopo le anticipazioni del Ministro Franco non sono state fornite altre ufficializzazioni concernenti la procedura di erogazione.