Per un abuso edilizio commesso da mio zio in una casa popolare circa 30 anni fa (creazione di una cantina), esiste una sentenza amministrativa che impone il pagamento di circa 16 000 euro: il proprietario è deceduto ed alcuni nipoti hanno rinunciato all’eredità per non pagare la sanzione, devo farlo anche io, ed anche i miei figli e nipoti?
Premetto che la materia è complessa e che sulla trasmissibilità delle sanzioni edilizie ci sono diverse sentenze, per cui prima di decidere come procedere faccia anche specifiche verifiche presso professionisti specializzati in questa materia. In ogni caso, cerco di fornirle utili elementi di riflessione.
Mi sembra possibile affermare che la sanzione di cui lei parla non sia trasmissibile agli eredi. A questo proposito, cito l’articolo 7 della legge 689/1981, in base al quale:
l’obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette agli eredi.
Questo dovrebbe valere sia per le sanzioni amministrative sia per quelle penali (a maggior ragione, il reato penale è personale e non si trasmette). Il problema, però, è che comunque deve essere sanato l’abuso edilizio. Se c’è un ordine di demolizione, questo va eseguito, a spese degli eredi. Se invece l’abuso nel frattempo è già stato regolarmente accatastato, mi sembra possibile che non ci sia a vostro carico nessuna pendenza.
=> Niente sanzioni fiscali per gli eredi
In altri termini, dovete sanare l’abuso, se possibile facendo una variazione in Catasto oppure procedendo con la demolizione. Le spese sono a vostro carico. Non credo invece dobbiate pagare la sanzioni, che non si trasmette agli eredi.
=> Abuso edilizio: risponde il proprietario
Certo, la rinuncia all’eredità risolverebbe definitivamente la questione perché non entrereste in possesso del bene e quindi non avreste nessuna eventuale responsabilità al riguardo.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz