In zona bianca spostamenti liberi, attività economiche aperte con restrizioni solo per il ballo nelle discoteche, da chiarire l’eventuale limite di quattro persone a tavola al ristorante, che rimane in zona gialla salvo siano tutti conviventi, come precisato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza (art. 27 DPCM 2 marzo 2021), mentre per la zona bianca, secondo l’interpretazione dell’ufficio legislativo del Ministero per gli Affari Regionali, questa restrizione dovrebbe intendersi superata. In base alle FAQ di Governo, che al momento non fa parola del limite di commensali al tavolo nei ristoranti, le regole Covid da rispettare si limitano agli obblighi di mascherina e distanziamento, mentre se ci si sposta in una regione gialla bisogna farlo in orario senza coprifuoco oppure produrre un’autocertificazione che attesti i motivi di salute, lavoro, necessità. Per il momento sono tre le Regioni bianche, ossia Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, progressivamente destinate ad ampliarsi: se il trend del contagio continuerà come nelle ultime settimane, dal 7 giugno saranno promosse Abruzzo, Liguria e Veneto, dal 14 giugno Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Umbria, Puglia e provincia di Trento.
Spostamenti dentro e fuori zona bianca
Per chi si trova in zona bianca non c’è il coprifuoco, non ci sono limiti per le visite a parenti e amici e decadono le restrizioni previste nelle altre zone su orario e numero di persone. Se però bisogna andare a trovare qualcuno che abita in zona gialla, bisogna farlo nel rispetto dell’orario del coprifuoco, in un massimo di quattro persone, a cui si possono aggiungere eventualmente i figli minorenni e le persone con handicap conviventi. il coprifuoco, anche nelle zone gialle, si sta progressivamente allentando. Dal 7 giugno il coprifuoco si allunga di un’ora (dalle 24 alle 5) mentre dal 21 giugno viene comunque abolito. La stessa regola va applicata per tutte le altre tipologie di spostamento che comportano il passaggio da una Regione bianca a una gialla. Un altro esempio: le seconde case. In zona bianca (e gialla) non ci sono limitazioni, se però la seconda casa di trova in zona arancione o rossa – anche solo mini-zone rosse (ce ne sono ad esempio in Sicilia, Campania e Basilicata), non necessariamente l’intera regione (che al momento, e ci si augura anche in futuro, non ci sono) – il discorso cambia, perchè resta la regola in base alla quale il titolo abilitativo doveva essere già in atto al 14 gennaio 2021.
Attività economiche e aperture
Nelle zone bianche non si applica il calendario delle riaperture previsto dal decreto 65/2021: le attività economiche sono tutte libere di aprire dal momento in cui una regione entra in zona bianca. Per fare alcuni esempi: piscine al chiuso, eventi sportivi aperti al pubblico (in zona gialla, dal primo giugno si può andare ad assistere a quelli all’aperto e dal primo luglio anche al coperto), le sale giochi (in zona gialla riaprono il primo luglio). Resta invece proibito ballare nelle discoteche almeno finchè non saranno definiti i protocolli, sembra molto probabile che verrà comunque richiesto il green pass nazionale. Per quanto riguarda la ristorazione non ci sono limiti orari e restrizioni per il servizio al coperto, l’asporto e il delivery, ma bisogna comunque rispettare i protocolli di sicurezza ed attendere il via libera ufficiale al numero di commensali (il via libera non è stato ancora inserito nelle FAQ).