La diffusione del digitale porta con sé cambiamenti radicali che riguardano il modo di comunicare, di lavorare, di effettuare gli acquisti e di gestire i dati aziendali. Nell’ultimo anno, soprattutto, la rete Internet ha rappresentato per molte imprese una risorsa fondamentale per garantire la continuità operativa e rispondere alla crisi causata dalle restrizioni anti-Covid. La pandemia, infatti, ha imposto nuove modalità lavorative a distanza e ha determinato profonde trasformazioni destinate a perdurare anche nel post emergenza. Un aspetto spesso trascurato di questo scenario riguarda l’aumento degli attacchi informatici e dei rischi legati alla cyber security: i bersagli sono certamente le grandi organizzazioni pubbliche e private, ma anche le piccole imprese e i singoli cittadini sempre più avvezzi all’uso della tecnologia digitale, spesso poco informati sui pericoli che si celano in rete e sulle strategie per garantire la massima sicurezza informatica. Il lavoro da remoto e le piattaforme e-commerce, ad esempio, sono due pilastri fondamentali della digital transformation ma rappresentano anche gli ambiti preferiti per eventuali azioni da parte di cyber criminali.
Smart Working e cyber security
Il ricorso al lavoro da remoto ha rappresentato l’unica strada percorribile per molte aziende e professionisti fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Non sempre, tuttavia, le imprese hanno dimostrato di essere pronte ad affrontare questa rivoluzione, sottovalutando l’aumento delle minacce dovute proprio all’accesso alla rete aziendale da device privati. Questi ultimi, infatti, possono trasformarsi in porte d’accesso per i criminali informatici rischiando di causare danni anche irreparabili.
Se da un lato promuovere investimenti per rendere sicuro l’accesso alle applicazioni aziendali rappresenta una priorità per le aziende, dall’altro lato diffondere la cultura della sicurezza informatica tra i lavoratori rappresenta una strategia di difesa efficace. A tal proposito, incentivare l’acquisizione di competenze digitali in tema di sicurezza IT è l’approccio giusto per contrastare i cyber attacchi.
Commercio elettronico e sicurezza IT
Il commercio elettronico rappresenta un terreno fertile per i criminali informatici, sempre più impegnati a trarre vantaggio dalle transazioni economiche relative agli acquisti effettuati online. Con la crescita del settore e-commerce, che ha offerto a numerose piccole imprese l’opportunità di rinnovare e ampliare il business, sono aumentate sia le attività fraudolente sia il livello di rischio generale. Anche in questo caso, conoscere e prevedere le minacce può fare la differenza.
Difendersi dai cyber criminali: la parola agli esperti
Formazione e sicurezza informatica sono sempre un binomio vincente. Il ruolo degli esperti del settore è fondamentale per creare consapevolezza e incentivare l’acquisizione di competenze digitali. Con questo obiettivo, ZTE Italia è partner di ‘Operazione Risorgimento Digitale’, la grande alleanza per la diffusione della cultura digitale promossa da TIM e oltre 40 partner, che promuove la condivisione di contenuti e percorsi formativi gratuiti rivolti a imprese, PA e privati cittadini.
Top player nel settore delle telecomunicazioni a livello internazionale, la multinazionale condivide il suo know how per rendere le nuove tecnologie accessibili a tutti e incentivandone l’utilizzo in piena sicurezza.
La cyber security alla base della trasformazione digitale
Attraverso il webinar “La cyber security alla base della trasformazione digitale”, Alessandro Bassano e Domenico Puntillo di ZTE Italia offrono una panoramica dettagliata sui principali virus, malware e altri programmi malevoli, analizzando obiettivi e tecniche utilizzate dai criminali informatici. Il seminario rappresenta una risorsa utile per conoscere i più comuni metodi di attacco, con focus sugli obiettivi e sulle contromisure da attuare per difendersi in modo efficace.
Un’altra opportunità che Operazione Risorgimento Digitale offre ai dipendenti delle PMI è Digital Skills, il corso di formazione in modalità elearning che prevede la certificazione con rilascio dell’Open Badge. La fruizione dell’intero percorso attesta l’acquisizione delle 21 competenze digitali relative alle 5 aree di competenza del Framework DigComp 2.1: Informazione, Comunicazione, Creazione di contenuti, Sicurezza e Problem Solving.
La partecipazione a Digital Skills è gratuita. Per iscriverti vai QUI