Dal primo luglio sarà possibile visualizzare il proprio certificato vaccinale Covid sul proprio smartphone, visibile tramite la App Immuni e probabilmente anche su IO (ad oggi scaricata da 11 milioni di italiani): le nuove anticipazioni sono state fornite dal ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao. In tutti i casi, il green pass è il normale attestato di avvenuta vaccinazione o di esito negativo al tampone o, ancora, un certificato medico che dimostri la guarigione dal virus. Non servirà neppure scaricarlo perché la Certificazione Covid è dotata di QR Code, quindi basta scansionarlo per leggerne il contenuto e garantirne la veridicità.
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Per entrare nel vivo bisogna attendere il completamento della sperimentazione tecnica della piattaforma nazionale affidata a Sogei. A regime, l’infrastruttura nazionale – poi interoperabile con quella UE – non solo gestirà i certificati ma li rilascerà direttamente in formato digitale. In una prima fase, invece, il green pass italiano resta cartaceo ma caricato sulla App della Pubblica Amministrazione (e forse anche su Immuni).
I vari attestati saranno inviati su questa piattaforma dalle strutture sanitarie, anche ai fini della realizzazione di una anagrafe vaccinale nazionale. Restano attivi i consueti canali, a partire dal fascicolo sanitario per arrivare alle strutture fisiche (comprese farmacie e studi medici, nonché ASL e hub vaccinali).
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Il tutto, in linea con i tempi di entrata in vigore del Digital Green Pass europeo (Eu Covid-19 Certificate), caricato su piattaforma UE dove “viaggeranno” (perché interoperabili) tutti i vari certificati nazionali che soddisfino i requisiti UE in materia, così da semplificare gli spostamenti in Europa evitando ulteriori tamponi e quarantene. Da luglio le informazioni saranno condivise a livello UE per poter viaggiare con verifica in tempo reale della necessaria documentazione. In Italia, invece, il green pass sarà utilizzato per le visite presso le RSA partecipare ai banchetti di nozze e in futuro magari per partecipare ad eventi e concerti, forse anche per entrare in discoteca quando i numeri sui contagi ne consentiranno la riapertura.