Nel Sostegni bis trovano posto anche le compensazioni crediti fiscali mediante Modello F24: l’importo massimo per queste operazioni è fissato a 2 milioni di euro retroattivo per tutto l’anno, con decorrenza 1° gennaio 2021. Ne beneficiano Partite IVA, sostituti d’imposta e contribuenti privati. Il decreto Rilancio aveva già innalzato il limite annuo ordinario per le compensazioni dei crediti da 700mila ad un milione di euro, tale soglia limite si porta pertanto a 2 milioni per quanto concerne l’anno in corso.
Obblighi e regole di compensazione crediti
Di norma, esistono ulteriori limiti per sfruttare la compensazione tra crediti fiscali e debiti d’imposta tramite F24. Ad esempio per le compensazioni IRPEF, IRES ed IRAP è prevista una soglia pari a 5mila euro oltre la quale è necessario prima presentare dichiarazione (controllo preventivo imposto dalla Legge di Bilancio 2018).
Per le compensazioni IVA in F24 superiori a tale soglia è in pratica necessario il visto di conformità apposto sulla dichiarazione, presentata la quale si potranno compensare i crediti fiscali con tributi e contributi trascorsi 10 giorni. Per il resto, si confermano le regole ordinarie per le compensazioni di imposte dirette ed indirette. Ad esempio, obbligo di invio telematico (tramite Entratel/Fisconline) dei modelli F24 contenenti compensazione con crediti derivanti da imposte sui redditi o da addizionale, ritenuta alla fonte, imposta sostitutiva sul reddito, IRAP e altri crediti di cui al quadro RU della dichiarazione.
Stesso obbligo per le compensazioni dei crediti del sostituto d’imposta che recupera le eccedenze di versamento sulle ritenute applicate e sui rimborsi fiscali versati ai dipendenti (ad esempio quelli derivanti da 730 ed il bonus IRPEF in busta paga). Obbligo di F24 telematico, infine, anche per i soggetti senza partita IVA. La presentazione del modello F24 per via telematica può avvenire direttamente, tramite i servizi “F24 web” o “F24 online”, oppure rivolgendosi ad un intermediario abilitato.