Alla XVII Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), il presidente di Assocamerestero Edoardo Pollastri ha presentato L’atlante del Made in Italy, analisi previsionale sull’export italiano per il primo trimestre 2009.
Obiettivo dell’analisi, delineare i percorsi intrapresi nel recente passato, per giungere ad una previsione sul prossimo futuro alla luce dell’attuale crisi finanziaria, al fine di individuare strategie efficaci per mantenere solida la posizione delle imprese italiane sui mercati esteri.
Da quanto emerge, il Made in Italy è destinato ad avere uno sviluppo sostanzialmente diverso in funzione del settore di appartenenza. In ogni caso sono diversi i settori che registrano una decelerazione della domanda dei paesi industrializzati ed un importante incremento dei paesi petroliferi e delle economie emergenti.
Il traino sembra sempre di più essere il mercato russo, che sembra manifestare evidenti segni di interesse verso i prodotti nostrani. Nel primo trimestre 2009, prendendo per esempio il settore moda e arredo, si prevede un incremento delle esportazioni del 32,1%, con un fatturato di 280,9 milioni di euro.
Altri trend sembrano invece interessare altri mercati, ad esempio quello della meccanica italiana che preferisce India e Brasile, paesi in cui l’esportazione negli ultimi anni è rispettivamente sestuplicata e triplicata.
Lo stesso Pollastri ha evidenziato comunque che in questo momento di crisi «non dobbiamo perdere la fiducia nei mercati e soprattutto non si può allentare il dinamismo che in questi anni ha caratterizzato le imprese italiane nel mondo» e aggiunge «mai come in questo momento il Governo non può togliere risorse finanziarie alle attività promozionali».