Via libera a partire dal 15 giugno 2021 alle feste in occasione delle cerimonie civili e religiose, che potranno svolgersi anche al chiuso nelle regioni classificate in zona gialla. Lo prevede il Decreto Riaperture bis del 18 maggio, che all’articolo 9 specifica la necessità di rispettare i protocolli anti Coronavirus e le linee guida vigenti, introducendo l’obbligo di munirsi di Certificazione Verde Covid-19 per poter partecipare agli eventi.
Solo con il Green pass, quindi, sarà possibile prendere parte ai festeggiamenti in occasione di matrimoni e altre cerimonie, esibendo quindi il attestato di vaccinazione, di guarigione o l’esito negativo del tampone rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti. Mentre lato organizzazione sarà fondamentale rispettare i protocolli anti Covid per il settore wedding.
Dal 15 giugno 2021, in zona gialla, sono consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021.
Chi sarà incaricato di verificare i requisiti di accesso? La figura di riferimento è il Covid manager, chiamato a monitorare e vigilare sul rispetto delle regole di sicurezza, al fine di evitare gli assembramenti e fare in modo che i dispositivi di protezione come le mascherine siano sempre indossati in modo adeguato. Una figura professionale che, secondo alcune anticipazioni, dovrebbe essere presente ogni 50 ospiti e ottemperare a una serie di incarichi delicati, tra cui tenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni in modo da agevolare un eventuale tracciamento in caso di contagio. Il Covid manager esiste già in ambito aziendale, introdotto ad esempio dalla Regione Veneto già nel “Manuale per la riapertura delle attività produttive” che risale al 30 aprile 2020.