=> Voto di fiducia per il Decreto Sostegni
Ultime ore di lavori alla Camera per la conversione in legge del Decreto Sostegni dopo il voto di fiducia: manca poco all’approvazione vera e propria del provvedimento. Il dl 41/2021, che contiene una serie di misure per le imprese diventa legge definitiva con una serie di modifiche rispetto al testo originale del decreto, di cui comunque è confermato l’impianto fondamentale: fondo perduto per imprese e Partite IVA che hanno subito perdite pari almeno al 30% del fatturato a causa del Covid (c’è tempo fino al 28 maggio per la domanda), bonus 2400 euro per determinate categorie di lavoratori come gli stagionali, proroga cassa integrazione e stop ai licenziamenti, condono fiscale delle cartelle fino a 5mila euro trasmesse all’agente della riscossione entro il 2010.
Fra le novità inserite nel corso dell’iter parlamentare, invece, ricordiamo i contributi a fondo perduto per le startup, una norma di interpretazione autentica per la rivalutazione di beni d’impresa e partecipazioni del settore alberghiero e turistico, estensione al 2021 del raddoppio a 516 euro del limite di welfare aziendale esentasse, esenzione prima rata IMU per imprese e partite IVA con i requisiti per accedere al contributo a fondo perduto, un fondo per i genitori lavoratori separati che hanno perso il lavoro e devono versare l’assegno di mantenimento, nuovo credito d’imposta per le imprese del settore culturale. Vediamo dunque una sintesi delle novità previste dalla legge di conversione: sostanzialmente, si tratta del testo approvato in Senato, la Camera non ha apportato modifiche in considerazione dei tempi stretti (approvazione entro il 21 maggio).
Superbonus 110%: IVA nel tetto di spesa
In tema di Superbonus 110%, l’articolo 6-bis prevede che l’IVA non detraibile, anche parzialmente, sulle spese agevolabili rientra nel computo del tetto massimo, a prescindere dal metodo di rilevazione contabile (nuovo comma 9-ter all’articolo 119 del DL3/2020).
Contributo a fondo perduto per le startup
E’ stato inserito l’articolo 1-ter, che prevede un contributo a fondo perduto di mille euro per le startup che hanno attivato la partita IVA nel 2018 e iniziato l’attività nel 2019, e non hanno il requisito di perdita di fatturato pari almeno al 30% per avere il contributo a fondo perduto. Sono necessari gli altri requisiti previsti per il contributo a fondo perduto (per esempio, il tetto di fatturato a 10mila euro).
Rivalutazione beni d’impresa alberghi
L’articolo 5 bis prevede una norma di interpretazione autentica sulla rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2019 per il settore alberghiero e termale. In pratica, viene chiarito che la rivalutazione sia applica anche per gli immobili a destinazione alberghiera concessi in locazione o affitto di azienda a soggetti operanti nei settori alberghiero e termale ovvero per gli immobili in corso di costruzione, rinnovo o completamento. In caso di affitto di azienda la rivalutazione è ammessa a condizione che le quote di ammortamento siano deducibili nella determinazione del reddito del concedente. Nel caso di immobili in corso di costruzione, rinnovo o completamento, la destinazione si deduce dai titoli edilizi e in ogni altro caso dalla categoria catastale.
Welfare aziendale
Anche nel 2021 si applica il raddoppio a 516 euro delle somme dei fringe benefit che non rientrano nel reddito da lavoro dipendente, e quindi sono esentasse. La norma è prevista dall’articolo 6-quinquies, e sostanzialmente proroga al 2020 l’incentivo che era stato previsto per il solo 2020 dal decreto agosto dello scorso anno (articolo 112, comma 1, decreto legge 104/2020).
Esenzione IMU
Non pagano la prima rata IMU 2021 imprese, partite IVA e professionisti che hanno i requisiti previsti per l’accesso ai contributi a fondo perduto (perdita del 30% del fatturato 2020). L’agevolazione si applica ai beni d’impresa, e solo se il proprietario dell’immobile è anche gestore dell’attività.
Genitori separati
L’articolo 12-bis istituisce un fondo per consentire ai genitori separati o divorziati che in conseguenza del Covid hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa. Il fondo è finanziato con 10 milioni di euro, e prevede il versamento di una parte p dell’intero assegno di mantenimento, fino a un massimo di 800 euro mensili.
Credito d’imposta cultura
L’articolo 36 bis prevede un nuovo credito d’imposta del 90% sulle spese 2020 per le imprese che svolgono attività teatrali e spettacoli dal vivo e abbiano subìto nel 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 20% rispetto al 2019. Il credito d’imposta spetta anche se le attività sono state realizzate attraverso l’utilizzo di sistemi digitali per la trasmissione di opere dal vivo, quali rappresentazioni teatrali, concerti, balletti.
Fondo perduto centri storici
Il contributo a fondo perduto destinato agli operatori dei centri storici di Comuni con turismo religioso (Santuari), limitato a quelli con popolazione superiore a diecimila abitanti, viene esteso a quelli interessati dagli eventi sismici dal 24 agosto 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria).
Fondo comprensori sciistici
Fondo da 700 milioni per il 2021 da destinare a contributi in favore di soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, a fronte della mancata stagione 2020/2021 dovuta alle chiusure anti Covid. Il decreto articola la ripartizione dei fondi su base regionale e professionale.