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Banca Ifis per BorsadelCredito.it: nuovi prestiti agevolati alle PMI

di Alessandra Gualtieri

17 Maggio 2021 15:44

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Nuova cartolarizzazione per BorsadelCredito.it con Azimut, Banca Ifis e Intesa Sanpaolo, si tradurranno in prestiti agevolati alle PMI italiane.

BorsadelCredito.it, la fintech italiana focalizzata nell’accesso al credito per le PMI, ha concluso una cartolarizzazione da 220 milioni di euro, in collaborazione con Azimut, Banca Ifis, e Intesa Sanpaolo, che si tradurrà in nuovi prestiti agevolati alle piccole  e medie imprese nell’ambito del progetto “Slancio Italia”, finalizzato a sostenere l’economia reale.

Le nuove risorse, infatti, saranno erogate tramite la piattaforma  in forma di prestiti alle PMI della durata massima di 6 anni, comprensivi di un anno di preammortamento. L’importo del finanziamento sarà variabile da 50mila a 2 milioni di euro, con garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI.

Le domande di prestito saranno valutate in 24h sulla base dell’istruttoria di BorsadelCredito.it e l’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio data driven fondato sul machine learning. A questa fase automatica segue poi la verifica da parte di un analista fidi e successivamente si arriva alla delibera online, con l’erogazione del finanziamento nel giro di pochi giorni.

Il progetto Slancio Italia, frutto della collaborazione tra istituti finanziari e la società fintech, è stato avviato a inizio pandemia ed è finanziato da fondi di credito gestiti da BorsadelCredito.it e sottoscritti da Azimut. Nell’ambito della recente cartolarizzazione, Banca Ifis e Intesa Sanpaolo hanno svolto il ruolo di arranger e sottoscrittori senior mentre Azimut quello di sottoscrittore della parte junior, tramite i suoi fondi di private debt.

Nel corso della pandemia, BorsadelCredito.it ha sviluppato una prodotti su misura per le piccole e medie aziende italiane, come ad esempio Cash Anti Covid-19 e Cash Anti-Covid Fase 2, finanziamenti di breve e lungo termine per coprire le spese correnti (salari e stipendi, affitti, utenze, ecc.) e finanziare la ripresa post-lockdown.