Settimana decisiva per il Decreto Sostegni bis, in base alle ultime anticipazioni il provvedimento con i nuovi ristori per imprese e Partite IVA è atteso in Consiglio dei Ministri per giovedì 13 maggio. Conterrà misure per 40 miliardi di euro, a partire dalla nuova tranche di contributi a fondo perduto per le attività economiche che hanno perso almeno il 30% del fatturato a causa del Covid. Previsti anche nuovi bonus e indennizzi per determinate categorie di lavoratori, come gli stagionali del turismo, due nuove mensilità di REM (Reddito di Emergenza) e lo stop per la riscossione fin a fine maggio. Questi ultimi giorni dovrebbero servire a mettere a punto i dettagli delle diverse norme, e a predisporre un nuovo piano di cure gratuite per due anni a chi ha avuto il Covid in forma grave. Vediamo tutto.
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Pazienti long Covid
Il piano per i pazienti long Covid è uno degli ultimi tasselli del decreto Sostegni bis. Finanziato con 50 milioni di euro, riguarda circa 164mila pazienti che hanno avuto il virus in forma grave e sono stati ospedalizzati: due anni di esenzione ticket per tutte le visite, le cure e gli esami legati alle conseguenze del virus, al monitoraggio e al controllo del paziente. «Il Coronavirus può lasciare, nei pazienti che lo hanno avuto in forma grave, conseguenze anche dopo la guarigione – spiega il ministro della Salute, Roberto Speranza -. Per questo ho proposto che vengano stanziati 50 milioni di euro affinché il servizio sanitario nazionale prenda in carico gratuitamente, con esami diagnostici e terapie, tutti i pazienti maggiormente colpiti dal virus anche dopo le dimissioni dalla struttura ospedaliera».
Per il resto, sono confermate le anticipazioni degli ultimi giorni e delle ultime settimane.
Ristori nel Sostegni bis
Per quanto riguarda la norma forse più attesa, i ristori per imprese e Partite IVA, i contributi a fondo perduto andranno a chi ha perso almeno il 30% di fatturato, secondo lo stesso meccanismo già previsto dal precedente decreto Sostegni, con in più la possibilità di scegliere il periodo sul quale valutare il fatturato: l’intero 2020 rispetto al 2019 (con lo stesso criterio del precedente DL Sostegni e l’accredito automatico del medesimo ristoro); dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 (previa nuova domanda dell’interessato e relativa valutazione dei requisiti). Si attende comunque la norma per conoscere i dettagli ed avere conferma anche delle anticipazioni sul meccanismo di accredito diretto del sostegno economico.
Taglio costi fissi
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Continua invece il dibattito sul capitolo relativo ai costi fissi: la certezza è che il decreto conterrà una serie di misure per coprire queste spese, a partire dagli affitti delle imprese colpite dal Covid. Non si esclude che sconti ed esenzioni su molti costi fissi spettino anche ai medesimi beneficiari dei contributi a fondo perduto. Al di là di questo specifico punto, si attendono – oltre al credito d’imposta sugli affitti commerciali e d’impresa – esoneri e riduzioni d’imposta in ambito IMU, TARI, TOSAP e COSAP (tasse per occupazione di suolo pubblico).
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Stop riscossione fiscale
Ricordiamo infine che il Governo ha già ufficialmente annunciato che ci sarà la nuova proroga dello stop alla riscossione, al 31 maggio. Anche in questo caso, resta aperto il capitolo sulle modalità tramite cui il Fisco riprenderà le attività: non si escludono nuove possibilità di rateazione, per andare incontro ai contribuenti e stimolare al contempo la ripresa dei versamenti delle somme relative alle cartelle esattoriali.