Il Decreto Sostegni bis non è ancora pronto, pertanto il provvedimento non arriverà in Consiglio dei Ministri prima della settimana prossima, ossia non prima del 10 maggio. Il Dl era atteso in CdM giovedì 6 maggio, in quanto venerdì e sabato il premier Mario Draghi sarà in Portogallo per partecipare al Social summit europeo. Dunque, tutto rimandato di un’altra settimana almeno, mentre in parallelo si procede con l’iter di approvazione definitiva del primo DL Sostegni, che a questo punto potrebbe incamerare molte delle novità previste dal decreto gemello: in molti casi, infatti, figurano misure analoghe (ad esempio l’esenzione prima rata IMU 2021 per le Partite IVA e le imprese che rientrano nei requisiti del fondo perduto di marzo, in relazione ad immobili che possiedono e gestiscono ai fini della propria attività) tanto nel Sostegni bis quanto negli emendamenti approvati al Sostegni di marzo, che deve essere convertito in legge entro il 21 maggio ma su cui potrebbe essere posto il voto di fiducia ad un maxi-emendamento onnicomprensivo di tutte le novità, così da arrivare al traguardo testa a testa con il Sostegni bis.
Nel frattempo, il Governo prepara un altro importante provvedimento: il Decreto Semplificazioni, che dovrebbe contenere anche le norme per lo snellimento burocratico del Superbonus 110%. Questo provvedimento è atteso per i primi di giugno, parimenti slittato rispetto all’annuncio dello stesso Draghi a margine della presentazione del PNRR, nel corso del quale il DL Semplificazioni era stato dato in arrivo per maggio. Ma le novità sono anche altre, come ha anticipato il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti:
Entro maggio-giungo abbiamo un impegno, un Dl Semplificazione, sburocratizzazione, che dovrebbe incidere nella vita delle aziende, in particolare estere.
Sul tema internazionalizzazione, il Ministro ha aggiunto: c’è l’impegno di creare un unico punto di contatto articolato per Paesi, aree geografiche e settori, in modo che la promozione del Sistema Italia possa essere chiara e definitiva. Il punto debole è la burocrazia che ostacola l’attrazione degli investimenti esteri. In questo senso, l’obiettivo è un aggiornamento e una revisione della governance per i molteplici strumenti rivolti ai potenziali investitori.
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In arrivo anche semplificazioni rivolte ai pubblici esercizi, particolarmente penalizzati dalla crisi e dalle restrizioni anti Covid, mentre in un momento successivo saranno valutate soluzioni per la gestione dei crediti liquidi e esigibili.