Nuove anticipazioni sul Decreto Sostegni bis, atteso in Consiglio dei Ministri entro fine settimana: in base alle bozze (suscettibili pertanto di ulteriori cambiamenti), sono in arrivo altre due mensilità di REM, una nuova defiscalizzazione per investimenti in Startup e PMI Innovative, la proroga al 30 settembre per lo smart working semplificato e soprattutto novità rilevanti sul fronte contributi a fondo perduto per le Partite IVA danneggiate dalle restrizioni anti Covid. I risarcimenti continuerebbero a essere basati sul fatturato (per non dover aspettare i tempi troppo lunghi di una valutazione su parametri come l’utile d’impresa o l’imponibile fiscale) ma lasciando alle imprese la scelta della doppia opzione di calcolo per il ristoro:
- confronto fra il calo di fatturato dell’intero 2020 rispetto al 2019 (con rinnovo automatico del primo ristoro)
- confronto fra aprile 2020-31 marzo 2021 / analoghi mesi 2019-2020 (previa nuova domanda)
Ristori DL Sostegni bis: nuova regola
Fra le misure più attese dalle imprese spiccano senza dubbio i nuovi contributi a fondo perduto. Nelle scorse settimane sono state formulate diverse ipotesi, relative a meccanismi che da una parte riescano a individuare meglio le imprese che hanno subito maggiori perdite, dall’altra assicurino velocità di attuazione. Si è prima ipotizzato di cambiare i parametri di accesso, introducendo voci di bilancio per calcolare la perdita subita, o di cambiare il periodo di riferimento parametrando gli aiuti non più alle perdite 2020 ma a quelle di inizio 2021. In base alle ultime bozze, a quanto pare, è stato scelto un doppio binario. Il meccanismo resterebbe quello già inserito nel primo Decreto Sostegni (calo di almeno il 30% di fatturato) ma a decidere il periodo rispetto al quale calcolarla sarebbe il beneficiario del risarcimento, spostando l’asticella dal 2019 al 2020 in base allo scenario che meglio rispecchia il proprio calo.
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Altre misure
Il Decreto Sostegni bis dovrebbe anche contenere la proroga dello smart working semplificato nelle imprese fino al 30 settembre (ora la scadenza coincide con la fine dello stato d’emergenza, ossia il 31 luglio). Sembrano poi confermate le anticipazioni sugli alleggerimenti dei costi fissi delle imprese: sconto TARI, esonero canone RAI per bar e ristoranti, esenzione Cosap e Tosap per tutto il 2021 per imprese di pubblico esercizio e occupazioni temporanee per esercizio dell’attività mercatale, credito d’imposta al 60% fino al 31 maggio 2021 sugli affitti degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda per imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator, esenzione prima rata IMU per immobili posseduti dagli aspiranti beneficiari del fondo perduto che non vi esercitino le attività di cui sono anche gestori.
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Come da anticipazioni, in arrivo un nuovo fondo di garanzia per acquisto prima a casa degli under 36 (l’attuale norma riserva l’agevolazione fiscale agli under 35 con lavori atipici, mentre la nuova misura concederebbe un mutuo garantito a tutti i giovani) fino al 31 dicembre 2022.
Previste anche altre due mensilità di Reddito di Emergenza (REm) 2021 (per giugno e luglio) presentando domanda all’INPS entro il 30 giugno 2021. Infine, tra le altre misure attese:
- esenzione della tassa sulla plusvalenze fino al 2025 sulle quote di PMI e startup innovative, con una serie di paletti precisi su durata dell’investimento e re-investimento produttivo dei realizzi,
- fondo per il risarcimento delle società sportive,
- rinvio plastic tax a gennaio 2022.