Prima le semplificazioni a maggio per ridurre gli adempimenti, poi proroga entro fine anno per utilizzare il Superbonus fino al 2023, e nel frattempo la richiesta / proposta di estensione della detrazione al 110% per alberghi e pensioni: sono le ultime novità e le prime anticipazioni sull’imminente Decreto Superbonus. annunciato dal Presidente dei Consiglio Mario Draghi, a margine della presentazione del nuovo PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che attua il Recovery Plan italiano per la ripartenza post Covid-19 grazie ai finanziamenti europei del Recovery Fund e del Next Generation EU. Vediamo di seguito cosa contiene la bozza del cosiddetto Decreto Cingolani in tema di semplificazioni per l’accesso al Superbonus.
Superbonus con abusi edilizi e condono
Nel Decreto Superbonus dovrebbe esserci una semplificazione per il condominio, per ottenere l’agevolazione con l’esclusione di singoli immobili che presentano abusi edilizi. Verrebbero considerati ammissibili anche immobili che hanno in corso «domande di condono edilizio» (se la sanatoria viene respinta, vengono revocate le agevolazioni). La nuova norma eviterebbe in pratica che l’irregolarità di una singola unità immobiliare impedisse alle altre di acquisire la certificazione di stato legittimo e di accedere al Superbonus. Al momento, invece, la regola è molto più rigida.
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Il doppio vantaggio della novità sarebbe quello di poter ottenere il rilascio del documento anche per una singola abitazione al di là degli abusi, interni o esterni, presenti in altre unità abitative dello stesso edificio e di far accedere agli incentivi anche quanti hanno in corso domande di condono edilizio in corso, con revoca immediata in caso di sanatoria respinta.
Superbonus per strutture ricettive
Per quanto riguarda la possibile estensione ad alberghi, b&b, agriturismi e pensioni, ossia ad immobili in classe catastale D/2, si tratterebbe della prima apertura a forme d’impresa. Al momento, l’agevolazione al 110% è utilizzabile solo da condomini, persone fisiche al di fuori dell’esercizio di arte, impresa o professione, e particolari categorie di proprietà edilizia (IACP, cooperative a proprietà indivisa). Con la nuova norma, invece, anche alberghi e pensioni potrebbero applicare l’aliquota al 110% per interventi di isolamento termico sugli involucri, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, interventi antisismici.
Resta da capire se realmente la proposta contenuta nel Decreto Superbonus sarà approvata e soprattutto da quando (nel PNRR e nella Legge di Bilancio 2021 non ci sono le risorse). Potrebbe essere una novità da inserire, assieme alla proroga al 2023, nella prossima Manovra 2022. La proroga al 2023 è infatti quasi certa e attesa, ma non nel decreto di prossima approvazione: le risorse dovrebbero arrivare in autunno, stanziate per il prossimo anno.
Superbonus più semplice
Tra le semplificazioni procedurali previste dal nuovo decreto Superbonus, ci sono dunque:
- maggiori margini di tolleranza sulle difformità edilizie di edifici plurifamiliari che presentano irregolarità urbanistiche e conformità (stato legittimo) riferita alla sola porzione di edificio interessato,
- accesso al Superbonus con la sola perizia giurata prestata da un tecnico abilitato per le pratiche di sanatoria ancora in corso,
- scadenze ampie per la documentazione di immobili interessati dalla proroga al 2023.