Per la cedolare secca 2021 non è chiaro se sussistono le limitazioni riguardati i comuni ATA/non ATA. Che io sappia i canoni concordati stipulati nei Comuni a bassa tensione abitativa non possono goderne. Vi chiedo un gentile riscontro in merito, aggiungo un’altra questione: in caso l’inquilino intestatario fosse una Pubblica Amministrazione, il proprietario può godere delle agevolazioni? E se è il locatore la PA?
La cedolare secca con aliquota ridotta al 10% è ordinariamente riservata di affitto ai contratti a canone concordato che si trovano nei Comuni ad alta densità abitativa. In realtà, per il 2021 ci sono due ulteriori strumenti attivabili. La cedolare secca al 10% è stata estesa anche a tutti i Comuni sotto i 10mila abitanti in cui nei cinque anni precedenti sia stato decretato lo stato d’emergenza per eventi calamitosi, oppure ai Comuni colpiti dai terremoti in Centro Italia del 2016 che sono stati inseriti nella zona rossa.
=> Bonus affitto Covid e cedolare secca cumulabili
Al di fuori di queste due deroghe, la cedolare secca al 10% si applica solo nei Comuni inseriti nell’elenco di quelli ad alta densità abitativa del Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica).
Per quanto riguarda le fattispecie in cui il proprietario dell’immobile in locazione oppure l’inquilino siano una Pubblica Amministrazione, l’applicabilità della cedolare secca è verosimile che si limiti alla casistica del proprietario mentre non è possibile nel caso sia il locatario, dal momento che la cedolare secca al 10% si applica solo all’uso abitativo.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz