In base alle nuove regole per la ristorazione contenute nel Decreto Riaperture approvato in Consiglio dei Ministri del 21 aprile, in zona gialla, i ristoranti possono:
- dal 26 aprile effettuare il servizio al tavolo fino alle 22, ma solo all‘aperto,
- dal primo giugno aprire anche il servizio al chiuso fino alle 18 (cena solo all’aperto).
Ristorazione dal 26 aprile
In pratica la riapertura è solo parziale, con una limitazione rispetto alle precedenti regole applicate nelle zone gialle, che consentivano l’apertura a pranzo e fino alle 18 di bar e ristoranti, anche al chiuso. Ma con la possibilità, questa volta migliorativa, di poter offrire il servizio al tavolo, almeno all’aperto, fino alle 22.
Stesse regole per i bar, che per il resto continuano ad avere la limitazione del take away alle 18 mentre ristoranti, enoteche, paninoteche possono proseguire l’asporto fino alle 22. Sempre consentita, senza limiti di orario, la consegna a domicilio. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti.
Ristorazione dal primo giugno
Dal primo giugno (e sempre solo in zona gialla) si avvia una prima apertura anche dei posti al chiuso, ma solo fino alle 18; orario che potrà poi prolungarsi fino alle 22 solo all’aperto.
Dura la reazione di ristoratori e associazioni di categoria, in considerazione del danno per la metà delle imprese di settore senza spazi esterni, comprese le attività di montagna per i fattori climatici, come spiega Confcommercio. «Meno della metà dei ristoranti ha a disposizione spazi esterni e nella stragrande maggioranza di casi, in particolare nei centri storici, si tratta di dehors di dimensioni modeste – sottolinea Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti. Anche per questo si chiedono ristori che non si riferiscano più al 2020 ma alle restrizioni 2021. Richieste anche da FIPE: lavorare a un protocollo di sicurezza che consenta la riapertura dei locali al chiuso a partire dal 26 aprile.
Protocolli di sicurezza per la Ristorazione
I nuovi protocolli di sicurezza previsti dalle Linee Guida delle Regioni, pensati per le riaperture dal 26 aprile, indicano che va mantenuta una distanza fra i tavoli di almeno un metro negli ambienti al chiuso, estendibili a due metri in base allo scenario di rischio, e di almeno un metro all’aperto. Va privilegiato l’accesso su prenotazione, mantenendo l’elenco per 14 giorni.
Altre regole: menù digitali oppure in stampa plastificata, o cartacei a perdere. Al banco, ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione (estendibile fino a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio).
È possibile organizzare buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’utilizzo della mascherina. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose, con modalità organizzative che evitino assembramenti e garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila.