Diventa sempre più importante, nell’ambito dei servizi cloud, la componente Platform as a Service (PaaS) che ha fatto segnare una crescita del +22% nel corso dello scorso anno secondo i dati del Politecnico di Milano. Ma di cosa si tratta esattamente? Nell’approccio di tipo IaaS (Infrastructure as a Service) il provider offre all’utente risorse sulle quale installare e gestire autonomamente le proprie applicazioni, mentre nell’approccio di tipo SaaS (Software as a Service) il provider mette a disposizione applicazioni già pronte all’uso fruibili in modalità on-demand. Il PaaS (Platform as a Service), invece, si configura come un effettivo punto di incontro tra i due approcci e rappresenta perciò il miglior ambiente di sviluppo e distribuzione possibile della tecnologia cloud.
In questo contesto, Aruba ha annunciato il nuovo servizio di Database as a Service (DBaaS), una soluzione PaaS destinata a sviluppatori, consulenti IT, software house e IT Manager. L’obiettivo? Aiutarli nella realizzazione delle proprie applicazioni così che possano concentrarsi sulle fasi di testing o sviluppo e, al contempo, disporre di ambienti di produzione con risorse computazionali garantite, perché le fasi di setup e configurazione diventano gestibili con ancora più semplicità.
La nuova soluzione Aruba offre massima scalabilità in quanto consente di incrementare le risorse computazionali al crescere del proprio database. Si configura, quindi, come un servizio gestito – in quanto il cliente non dovrà occuparsi di configurazioni, aggiornamenti e backup, che avvengono in maniera automatica – e si caratterizza per costi chiari e trasparenti grazie ad un dettaglio della spesa monitorabile in qualsiasi momento.
Il servizio DBaaS di Aruba prevede due piani, entrambi a fatturazione mensile. Il primo è il piano DBaaS Shared, ideale per ambienti di sviluppo e testing o anche per ambienti di produzione ma per applicazioni “non mission critical”. Il secondo è il piano DBaaS Dedicato, per ambienti di produzione con risorse computazionali garantite incluse nell’offerta. Con questa soluzione è possibile creare all’interno dell’istanza il numero di database necessari e di gestire utenti e permessi. In questo caso, il modello di pagamento è basato sulle caratteristiche dell’istanza dedicata ed è possibile incrementare le risorse computazionali (CPU e RAM) e lo spazio storage secondo la propria esigenza. Entrambi i pacchetti prevedono l’utilizzo di un indirizzo IP pubblico, 7 backup giornalieri inclusi e backup on demand opzionali.
Ha presentato la nuova soluzione il Direttore Marketing di Aruba, Gabriele Sposato, secondo cui “sviluppatori, IT manager e consultant vedono sempre di più nell’utilizzo delle piattaforme cloud la via più agile per implementare nuove funzionalità e servizi essenziali per il business. Anche per questa ragione le soluzioni DBaaS sono in rapida evoluzione e Aruba è orgogliosa di offrire ai propri clienti i nuovi database in cloud estremamente scalabili, sicuri e convenienti progettati per supportare ogni tipo di business application.”