Il Recovery Plan si avvia verso la sua versione finale, quella che dovrà essere presentata all’Unione Europea entro fine mese. Intervenendo in aula alla Camera, dove nei giorni scorsi è stata approvata la risoluzione di maggioranza sulle linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha fornito alcune rassicurazioni su quelle che saranno le risorse destinate al Mezzogiorno e la trasparenza sui soldi spesi. Vediamole in dettaglio.
=> Recovery Plan: le Linee Guida approvate in Parlamento
Recovery Plan: monitoraggio e focus
Daniele Franco ha assicurato che sull’attuazione del PNRR ci sarà un monitoraggio continuo, anche online: «ogni euro speso dovrà essere rendicontato, sia esso a debito e sia non a debito. L’Italia contribuirà al finanziamento del bilancio comunitario, quindi nessun euro è veramente regalato ai nostri contribuenti. Sarà resa disponibile una piattaforma digitale pubblica, centralizzata, con i dati relativi all’attuazione dei progetti del PNRR».
Confermate anche nuove linee di finanziamento ad hoc e complementari al Recovery Plan per portare avanti anche i progetti che, pur essendo strategici per lo sviluppo competitivo del Paese, non entreranno nel PNRR, per via dei vincoli imposti da Bruxelles.
=> Recovery Plan per il rilancio del Mezzogiorno
Conferme e rassicurazioni sono arrivate anche per quanto riguarda la ripartizione delle risorse nelle varie linee di intervento: «le risorse per il Sud supereranno significativamente la quota del 34%».
Con riferimento alla governance del Piano, il ministro dell’economia ha spiegato che la definizione snella e ben definita a livello centrale e territoriale, nonché l’individuazione dei soggetti responsabili dell’attuazione, è un nodo cruciale e che la proposta finale di PNRR conterrà un modello organizzativo basato su una figura di «coordinamento centrale collegata a specifici presidi settoriali presso tutte le amministrazioni coinvolte». «Questa cornice assicurerà una sana gestione finanziaria, rispetto delle regole europee e nazionali e il rispetto degli obiettivi quantitativi e dei traguardi intermedi».