L’imprenditoria immigrata conta circa 630mila aziende sul territorio italiano, mostrando una crescita del 2,9% nel corso del 2020 rispetto ai dodici mesi precedenti. In Italia, quindi un’impresa su dieci è straniera e Nigeria, Pakistan e Albania sono i territori di provenienza della maggior parte degli imprenditori stranieri.
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Secondo il report diffuso da Unioncamere e InfoCamere e basato sui dati del Registro Imprese delle Camere di commercio a dicembre 2020, un’impresa straniera su 4 è attiva nel commercio al dettaglio. La maggior parte opera nei comparti telecomunicazione e confezione di articoli di abbigliamento, prevalentemente in forma individuale.
Per quanto riguarda la top 10 dei paesi che vantano la maggiore presenza di imprenditori immigrati in Italia, a guidare la classifica è la Nigeria, seguita dal Pakistan (+4,6%) e dall’Albania (+4,3%). A calare, invece, sono i rappresentanti delle due comunità finora più numerose: il numero degli imprenditori provenienti dalla Cina è sceso dell’1,4%, mentre quello dei colleghi che arrivano dal Marocco ha subito una riduzione dello 0,6%.
Tra le regioni che mostrano una maggiore presenza di imprese immigrate sono: Toscana (14,4%), Liguria (14), Lazio e Lombardia (12,8). In termini assoluti sono la Lombardia e il Lazio a collocarsi ai primi due posti in classifica.