La Commissione Cultura al Senato, presieduta dal Sen. Riccardo Nencini, ha espresso parere positivo sul PNRR (Piano nazionale di Rilancio e Resilienza), ovvero il Recovery Plan italiano, ma con due importanti condizioni volte a superare il precariato dei docenti, che va a scapito della qualità dell’insegnamento, ridurre il numero dei Neet e contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica, nonché la povertà educativa e culturale dei giovani. Vediamole nel dettaglio.
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PNRR: il parere della Commissione Cultura
Il parere della Commissione tiene conto anche delle circostanze attuali, ovvero del perdurare della pandemia da Coronavirus e della crisi economica da essa generata che sta provocando seri danni sociali, psicologici e culturali a diverse fasce sociali, prima tra tutte quelle dei minori. Il senatore Mario Pittoni, vicepresidente della Commissione Cultura al Senato, ritiene fondamentale che nel PNRR vengano inserite misure per:
- restituire centralità e continuità alla figura del docente al fine di porre fine al calvario di precari e supplenti, prevedendo una riforma delle modalità di reclutamento, a partire dai meccanismi concorsuali, e riattivando percorsi abilitanti. Indispensabile anche valorizzare la figura professionale del docente, sia con aumento retributivo che con una progressione di carriera correlata all’assunzione crescente di responsabilità e alle valutazioni di merito;
- rafforzare gli investimenti per l’inclusione e il contrasto all’abbandono e alla dispersione scolastica, anche riducendo il numero degli alunni per classe, aumentando i plessi, in particolare nelle zone svantaggiate e meno popolose, creando nuovi poli scolastici che ospitino dalle classi primavera fino alla scuola secondaria di primo grado, potenziando la presenza e la diffusione sul territorio nazionale di asili nido e scuole dell’infanzia anche ricorrendo al sostegno delle scuole paritarie. La semplificazione delle forme di reclutamento degli insegnanti ha altresì lo scopo di garantire continuità agli student. Andrebbero inoltre previsti presìdi medici nelle scuole.
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Il tutto anche tenendo conto delle disuguaglianze territoriali e più in particolare il fatto che il Mezzogiorno è in estrema sofferenza, andando a valorizzare la tipicità dei territori. La Commissione pone inoltre l’accento sulla necessità:
- di far fare agli studenti esperienze nel terzo settore, nel mondo del lavoro e nei Paesi esteri;
- di affiancare la riforma della PA al piano in modo da accelerare sul fronte delle assunzioni di personale giovane e con intraprendenza manageriale;
- che si digitalizzi il patrimonio culturale e che la digitalizzazione, in ogni ambito, sia concepita come intervento educativo permanente;
- che l’intervento sugli edifici scolastici e universitari vada oltre la messa in sicurezza antisismica e il cablaggio a fibra ottica;
- che si costruisca una governance più unitaria dell’università in modo da evitare sprechi;
- che sia data una nuova prospettiva di carriera e salari adeguati per i ricercatori;
- che si punti sul patrimonio culturale diffuso, in particolare quello dei piccoli borghi;
- che sia adeguatamente sostenuto lo spettacolo dal vivo, ad esempio con l’introduzione dell’IVA al 4% sui biglietti per gli spettacoli live;
- che si accompagni l’editoria nella transizione digitale senza intaccare i livelli occupazionali;
- che si investa di più nello sport, per l’apertura di impianti sportivi nel contesto del recupero delle periferie e delle aree urbane e territoriali svantaggiate.