Il passaporto Covid (green pass) nella UE si chiamerà Certificato Verde Digitale (Digital Green Certificate) e sarà rilasciato a chi ha ricevuto il vaccino Covid, a chi vanterà un test negativo o una guarigione; gratuito e disponibile per tutti i residenti nell’Unione Europea (non solo cittadini degli Stati comunitari) e accessibile anche ai viaggiatori di paesi extra-europei, sarà valido anche in Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia: è questa la proposta di legge appena presentata della Commissione UE, che ora passa al vaglio del Consiglio e Parlamento Ue.
Il Regolamento proposto prevede che il certificato sia disponibile in formato digitale o cartaceo ma sempre dotato di QR code. Le autorità nazionali saranno responsabili del rilascio del certificato (es.: presso ospedali, centri vaccinali e Asl) dopo un vaccino con siero approvato dall’EMA (ma gli Stati membri possono decidere di accettare anche altri vaccini), un test negativo (NAAT/RT-PCR o test antigenico rapido) e a chi è guarito dal Covid.
Sul fronte della validità internazionale, il passaporto vaccinale al momento non sarà attivato in Gran Bretagna. E’ però previsto che possano richiederlo anche i cittadini extra-UE che vogliono viaggiare in Europa. Il documento sarà poi sospeso quando l’OMS, avrà dichiarato la fine dell’emergenza pandemia.
Saranno gli Stati membri a decidere quali agevolazioni spettano ai viaggiatori muniti di certificato. Le regole su questo fronte, però, dovranno essere analoghe per tutti coloro che ne saranno in possesso. Se uno Stato membro continuerà ad imporre la quarantena o i test ai titolari di un certificato verde digitale, dovrà notificarlo alla Commissione e a tutti gli altri Stati membri giustificando la propria decisione. In questo modo viene garantita la libertà di viaggiare senza discriminare chi non ha ricevuto il vaccino, con un certificato che segue regole standard, quindi verificabile in tutti i paesi che lo adottano.
Caratteristiche del certificato
- In formato digitale e/o cartaceo
- Con codice QR
- Gratuito
- Nella lingua nazionale e in inglese
- Sicuro e protetto
- Valido in tutti i paesi dell’UE
Bruxelles aiuterà gli Stati Membri a sviluppare un software di verifica del documento in tutta la UE (autenticità e lvalidità del certificato) nel rispetto delle regole privacy, per cui nessun dato personale passerà attraverso il gateway né sarà conservato. Conterrà solo nome, data di nascita e di rilascio, informazioni rilevanti su vaccino, test o guarigione, più un identificativo univoco. Sul portale della commissione UE sono disponibili tutte le informazioni sulla proposta ed una sezione dedicata a domande e risposte.
E’ un «approccio europeo per garantire che quest’estate i cittadini dell’UE e i loro familiari possano viaggiare in sicurezza e con restrizioni minime», sottolinea Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, aggiungendo che «il certificato verde digitale non sarà una conditio sine qua non per la libera circolazione e non sarà in alcun modo discriminatorio». Rinforza il concetto la vicepresidente UE per i Valori e la trasparenza Věra Jourová: «i nostri obiettivi principali sono offrire uno strumento di facile utilizzo, non discriminatorio e sicuro, che rispetti pienamente la protezione dei dati. Continuiamo inoltre a lavorare per una convergenza internazionale con altri partner».