Chiusa il 2 marzo la finestra temporale per l’inoltro della domanda di nona salvaguardia pensionistica riservata agli Esodati dalla Legge 178/2020 (manovra economica per il 2021), l’INPS rende noto l’avvio delle procedure di verifica del diritto a pensione per i richiedenti, di cui solo 2.400 unità sono ammissibili al beneficio in base alle risorse stanziate: 34,9 milioni di euro per l’anno 2021, di 33,5 milioni di euro per l’anno 2022, di 26,8 milioni di euro per l’anno 2023, di 16,1 milioni di euro per l’anno 2024, di 3,2 milioni di euro per l’anno 2025 e di 0,6 milioni di euro per l’anno 2026.
Domande ammissibili
Il criterio di ammissione al beneficio per gli Esodati, è legato alla data di cessazione del rapporto di lavoro. Le domande eccedenti il numero ammissibile, non saranno prese in esame. Saranno comunque esaminate anche le domande degli aventi diritto che avessero presentato richiesta in passato, quindi in data antecedente la finestra stabilita dalla Legge di Bilancio.
Decorrenza pensione
Per gli Esodati ammessi alla nona salvaguardia, la pensione non potrà comunque decorrere in data anteriore al 1° gennaio 2021, ossia la data di entrata in vigore della Legge di Bilancio.