Con l’ordinanza del 27 febbraio il Ministero della Salute ha stabilito il passaggio della Sardegna in zona bianca, scenario previsto per le regioni con un livello di rischio “basso” e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti.
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L’ordinanza parte dal 1 marzo 2021 ma, secondo quanto dichiarato dal Presidente Cristian Solinas, sarà attuata stabilendo riaperture graduali anche tenendo conto delle zone rosse locali, attualmente in vigore in alcuni comuni. In area “bianca”, come precisa il Ministero della Salute, non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse, tuttavia le attività devono svolgersi secondo specifici protocolli.
Per quanto riguarda le riaperture, dovrebbe anche cadere il divieto di uscita notturna dalle 22 alle 5 e non sono previsti limiti agli spostamenti all’interno dei confini regionali.
Le altre regole relative alle attività economiche, tenendo conto di quanto delibererà il Governatore Solinas, potrebbero essere le seguenti:
- bar e ristoranti aperti anche la sera, ma permane l’obbligo di utilizzo delle mascherine e di mantenere il distanziamento sociale;
- riapertura a orario pieno di palestre, piscine, teatri, cinema e luoghi della cultura;
- non potranno riaprire fiere, congressi e discoteche.