Il costo economico della pandemia da Coronavirus è costato lo scorso anno agli italiani in media 5.420 euro a testa: è quanto stimano il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, che nello studio “Il debito pubblico italiano e il Covid-19” ha effettuato un’analisi dell’impatto Covid in termini finanziari per il Paese e in termini economici per quanto concerne le tasche degli italiani.
Nel 2020, l’emergenza sanitaria e la conseguente crisi socio-economica sono costati, nello specifico, 2.371 euro di minore PIL pro capite e 3.049 euro di maggior debito pubblico. Nel 2021, il dato è destinato a crescere ulteriormente, aumentando di altri 2.372 euro a testa.
C’è anche da dire che, nonostante l’Italia sia stata tra i più colpiti dalla pandemia e che la conseguente crisi economica abbia reso necessario uno scostamento di bilancio ingente (ben 108 miliardi di euro), il nostro Paese non è quello che ha fatto maggior ricorso al debito pubblico per sostenere famiglie e imprese durante la difficile congiuntura.
La sfida del nuovo Governo, forse anche dello strumento del Recovery Plan, è quella di predisporre un piano di medio e lungo termine che contenga i numeri sopra riportati e renda sostenibili nel tempo le riforme, i progetti e gli investimenti del PNRR.