Migliora la mappa del rischio contagio Covid: da lunedì primo febbraio molte regioni passano dalla zona arancione a quella gialla, e la provincia di Bolzano diventa arancione, quindi non ci saranno più regioni rosse. E sostanzialmente quasi tutta l’Italia sarà in zona gialla. Per la precisione, restano in area arancione solo Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Novità anche dall’Europa, che colloca nelle nuova zone rosso scuro Friuli Venezia Giulia e provincia di Bolzano, mentre non rientrano in questa nuova fascia ad alto rischio (diversamente dalle anticipazioni) Veneto ed Emilia Romagna. Vediamo tutto.
Cambio di zona per le Regioni
Partiamo dalla nuova mappa cromatica dell’Italia, che come sempre entrerà in vigore di domenica (in questo caso il 31 gennaio). In zona gialla, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Veneto, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Trento. Tutte le altre Regioni, quindi Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano, sono invece in zona arancione.
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Regole Covid per fascia cromatica
Ricordiamo come di consueto le principali regole Covid che sia applicano nelle tre zone. In tutta Italia, fino al prossimo 15 gennaio, sono vietati gli spostamenti fra Regioni, indipendentemente dalla fascia di rischio. Si possono varcare i confini regionali solo per motivi di salute, lavoro o necessità.
- Fascia gialla: spostamenti liberi all’interno della Regione dalle 5 alle 22. Aperti i negozi, bar e ristoranti possono fare servizio al tavolo fino alle 18, delivery senza limiti di orario, e take away con orari differenziati: i bar solo fino alle 18, i ristoranti fino alle 22. Fino a sabato 30 gennaio sono in fascia gialla Basilicata, Campania, Toscana, provincia di Trento e Molise, da domenica 31 gennaio a domenica 7 febbraio si aggiungono Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta.
- Fascia arancione: spostamenti liberi all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22. Possono uscire dal Comune gli abitanti dei centri sotto i 5mila abitanti, restando in un raggio di 30 km e senza andare nei comuni capoluogo. Aperti i negozi. Bar e ristoranti non possono fare servizio al tavolo, ma solo asporto e consegne a domicilio. Anche qui, il delivery non ha limiti di orario, il take away è consentito fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti. Fino a sabato 30 gennaio sono in fascia arancione Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta, da domenica 31 gennaio a domenica 7 febbraio saranno in questa fascia Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Regole per i viaggi nella UE
Passiamo all‘Europa. Come noto, la settimana scorsa è stata istituita una nuova fascia, rosso scuro, in cui vengono classificate aree con rischio contagio considerato molto alto, per viaggiare nelle quali sono necessarie precauzioni più stringenti.
La scorsa settimana era stato anticipato che sarebbero andate in zona rosso scuro quattro regioni italiane, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, provincia di Bolzano. Invece ora l’orientamento è di prevedere queste ulteriori restrizioni, ovvero al zona rosso scuro, solo per Friuli e provincia di Bolzano. Si attendono ancora le decisioni ufficiali, in questo caso a rilevare è il monitoraggio del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Fra le altre zone rosso scuro, gran parte di Spagna e Portogallo, l’Irlanda, alcune regioni di Francia, Germania, Repubblica Ceca, Europa centro-orientale, Svezia e Cipro.
Attenzione: la classificazione europea non cambia le regole sopra elencate da seguire all’interno dell’Italia, in cui restano valide le norme relative alle fasce di attribuzione sopra riportate. La classificazione europea serve solo in caso di viaggi. Ebbene, chi va o esce dalle nuova zone rosso scuro, deve fare un test prima della partenza e la quarantena all’arrivo (con una serie di eccezioni, ad esempio per transfrontalieri, personale viaggiante dei mezzi di trasporto).