Così come l’Italia, dove il Governo ha prorogato lo stato di emergenza fino ad aprile, tutto il Mondo risulta ancora attanagliato dalla pandemia da Coronavirus. Per capire meglio come stanno messi gli altri Paesi e come sta andando il piano vaccini oltre confine, vediamo i dati aggiornati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dei casi da Coronavirus nel Mondo, la diffusione e distribuzione globale del Covid-19 e la nuova valutazione del rischio ECDC.
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Diffusione Coronavirus nel Mondo a gennaio ’21
Gli ultimi dati OMS aggiornati al 14 gennaio ore 11.49 am (Fonte: Health Emergency Dashboard) segnalano, a livello globale:
- 90.335.008 casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia;
- 1.954.336 morti.
Con riferimento alle diverse regioni OMS, in Europa:
- 29.556.777 casi confermati;
- 642.863 morti;
- Regno Unito casi confermati 3.164.051 morti 83.203;
- Francia casi confermati 2.783.256 morti 67.750;
- Spagna casi confermati 2.111.782 morti 52.275;
- Italia casi confermati 2.276.491 morti 78.755;
- Germania casi confermati 1.921.024 morti 40.686.
=> Vedi nel dettaglio la situazione in Italia a gennaio 2021
In America:
- 39.835.210 casi confermati;
- 925.289 morti.
Sud Est Asiatico:
- 12.338.995 casi confermati;
- 189.164 morti.
Mediterraneo orientale:
- 5.222.466 casi confermati;
- 126.042 morti.
Africa:
- 2.188.475 casi confermati;
- 48.925 morti.
Pacifico Occidentale:
- 1.217.005 casi confermati;
- 21.507 morti.
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Valutazione del rischio ECDC
La valutazione del rischio ECDC aggiornata al 29 dicembre 2020 dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie evidenza il rischio che si verifichi un aumento delle infezioni da Covid-19, dei possibili ricoveri in eccesso e dei morti anche dopo le festività di fine anno per tutti i paesi dell’UE / SEE e del Regno Unito, indipendentemente dal fatto che si trovino in una situazione epidemiologica di grave preoccupazione o meno.
Gli Stati membri devono continuare a monitorare i bruschi cambiamenti dei tassi di trasmissione o della gravità della malattia come parte del processo di identificazione e valutazione dell’impatto delle varianti ed eseguire il monitoraggio dei dati e la valutazione delle situazioni locali e nazionali per identificare le aree in rapida evoluzione epidemiologica.
A preoccupare sono soprattutto le nuove varianti di virus, dovuto alla sua mutazione costante, che hanno generato un rapido aumento dei tassi di casi di Covid-19 ad esempio nel Regno Unito (variante SARS-CoV-2 VOC 202012/01) e in Sud Africa (variante 501.V2). Nei Paesi UE il rischio complessivo associato all’introduzione e all’ulteriore diffusione di SARS-CoV-2 VOC 202012/01 e 501.V2, le due varianti più contagiose, è attualmente valutato come alto. Allo studio del Comitato di crisi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) anche una terza forma di Covid-19 che sembrerebbe esser molto aggressiva, proveniente dalla foresta amazzonica, scoperta domenica scorsa in Giappone.
Coronavirus: l’analisi delle origini
Ricordiamo che l’allarme Coronavirus è scattato ufficialmente poco più di un anno fa:
- il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità un cluster di casi di polmonite a eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei;
- il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) come agente causale della malattia respiratoria poi denominata Covid-19. La Cina ha reso pubblica la sequenza genomica che ha permesso la realizzazione di un test diagnostico;
- il 30 gennaio l’OMS ha dichiarato l’epidemia di Coronavirus in Cina Emergenza internazionale di salute pubblica;
- il 28 febbraio 2020 l’OMS ha elevato la minaccia per l’epidemia di Coronavirus al livello mondiale a livello “molto alto”;
- l’11 marzo 2020 il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha definito la diffusione del Covid-19 non più una epidemia confinata ad alcune zone geografiche, ma una pandemia diffusa in tutto il pianeta.
Ora gli esperti OMS si sono recati a Wuhan per indagare sull’origine della pandemia di Covid-19. Lo riferiscono i media cinesi. Effettuato il tampone, gli esperti dovranno trascorrere un periodo di quarantena, quindi potranno iniziare le indagini per cercare di capire di più di questo virus che sta flagellando il globo intero.