Tratto dallo speciale:

Mappa Coronavirus: situazione in Italia a gennaio 2021

di Anna Fabi

14 Gennaio 2021 15:01

logo PMI+ logo PMI+
La situazione Coronavirus in Italia aggiornata a gennaio 2021 desta particolare preoccupazione, in particolare per la pressione assistenziale.

In Italia il Governo ha proroga lo stato di emergenza nazionale per la pandemia da Coronavirus al 31 aprile 2021, approvando al contempo un nuovo decreto-legge aggiornando le disposizioni anti-Covid valide dal 16 gennaio in poi. Una decisione che è frutto dell’andamento dei contagi nel nostro Paese, che continua a preoccupare e a richiedere ancora delle misure di contenimento.

Ricordando che l’Italia continua ad essere suddivisa in aree di rischio Covid-19, sulla base degli scenari e di 21 indicatori, con restrizioni differenziate in base alla gravità della situazione epidemiologica, vediamo la situzione legata al Coronavirus in Italia, dopo il mini lockdown di Natale, aggiornata a questi primi giorni del 2021.

=> Decreto Covid: le nuove regole fino al 5 marzo

Coronavirus: il trend in Italia

L’ultimo monitoraggio periodico, che fa riferimento alla settimana che va dal 28 dicembre 2020 al 3 gennaio 2021, evidenzia un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese.

L’incidenza a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio.

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute:

L’epidemia si trova, in una fase delicata che sembra preludere a un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti.

Questo avverrebbe in un contesto di elevata incidenza con una pressione assistenziale ancora elevata e in crescita in molte Regioni/PA.

La situazione in Italia a metà gennaio

Nel nostro Paese, il bollettino Coronavirus ufficiale, aggiornato al 13 gennaio, segnala 15.774 nuovi contagi, che portano il totale da inizio pandemia a 2.319.036. I morti da Coronavirus sono complessivamente 80.329 (+507 in un giorno). Le persone testate sono state 15.587.971, i tamponi molecolari 28.300.119 (+175.429 in un solo giorno).

=> Piano Vaccini anti Covid-19: calendario e regole

Gli attuali positivi sono 564.774 di cui:

  • 538.670 in isolamento domiciliare;
  • 23.525 ricoverati con sintomi;
  • 2.579 ricoverati in terapia intensiva.

I positivi giornalieri hanno subito un decremento di -5.266 persone, essendo i dimessi/guariti pari a 20.532, numero che porta il totale delle persone guarite dal Covid-19 da inizio pandemia a 1.673.936.

A livello di Province si registrano i seguenti numeri per i casi totali e incremento casi:

  • Milano: 180.895 (544)
  • Roma: 131.491 (1098)
  • Napoli: 123.068 (579)
  • Torino: 109.568 (500)
  • Treviso: 57.603 (482)
  • Verona: 56.705 (276)
  • Varese: 54.717 (218)
  • Padova: 53.190 (352)
  • Monza e della Brianza: 49.894 (129)
  • Vicenza: 48.411 (283)
  • Brescia: 46.492 (365)
  • Venezia: 46.057 (319)
  • Bologna: 43.926 (217)
  • Bari: 40.162 (435)
  • Genova: 36.853 (139)
  • Caserta: 36.450 (155)
  • Como: 36.188 (121)
  • Firenze: 35.103 (110)
  • Modena: 34.085 (82)
  • Catania: 32.912 (557)
  • Bolzano: 32.012 (269)
  • Palermo: 30.703 (445)
  • Bergamo: 29.368 (118)
  • Cuneo: 29.009 (115)
  • Salerno: 28.498 (248)
  • Reggio nell’Emilia: 26.536 (170)
  • Pavia: 26.425 (206)
  • Udine: 25.369 (250)
  • Trento: 24.118 (175)
  • Perugia: 23.048 (256)
  • Foggia: 22.562 (118)
  • Alessandria: 18.479 (100)
  • Mantova: 18.354 (202)
  • Pisa: 17.361 (42)
  • Latina: 17.307 (48)
  • Rimini: 17.077 (168)
  • Novara: 16.402 (67)
  • Belluno: 16.351 (78)
  • Piacenza: 16.348 (81)
  • Frosinone: 15.555 (228)
  • Cremona: 15.253 (79)
  • Ravenna: 14.887 (145)
  • Forlì-Cesena: 14.861 (113)
  • Messina: 14.192 (380)
  • Lecco: 14.174 (89)
  • Parma: 13.743 (42)
  • Ancona: 13.571 (216)
  • Lucca: 13.144 (44)
  • Taranto: 13.050 (110)
  • Pordenone: 12.443 (125)
  • Trieste: 12.042 (107)
  • Barletta-Andria-Trani: 12.013 (217)
  • L’Aquila: 11.582 (56)
  • Arezzo: 11.319 (77)
  • Pesaro e Urbino: 11.222 (81)
  • Sassari: 11.211 (41)
  • Lodi: 11.184 (60)
  • Ferrara: 10.846 (147)
  • Prato: 10.818 (68)
  • Asti: 10.763 (45)
  • Pistoia: 10.729 (11)
  • Reggio di Calabria: 10.503 (77)
  • Macerata: 10.350 (121)
  • Teramo: 10.152 (48)
  • Viterbo: 9.843 (39)
  • Livorno: 9.379 (64)
  • Sondrio: 9.243 (40)
  • Avellino: 9.213 (35)
  • Rovigo: 8.926 (95)
  • La Spezia: 8.899 (89)
  • Savona: 8.682 (88)
  • Lecce: 8.398 (104)
  • Chieti: 8.366 (142)
  • Potenza: 8.041 (61)
  • Cosenza: 8.029 (84)
  • Vercelli: 7.965 (65)
  • Massa Carrara: 7.922 (20)
  • Cagliari: 7.921 (51)
  • Pescara: 7.752 (60)
  • Brindisi: 7.724 (92)
  • Trapani: 7.650 (124)
  • Ragusa: 7.475 (33)
  • Verbano-Cusio-Ossola: 7.338 (55)
  • Aosta: 7.293 (19)
  • Siracusa: 7.270 (218)
  • Gorizia: 7.204 (54)
  • Biella: 7.186 (50)
  • Terni: 7.137 (38)
  • Nuoro: 7.022 (52)
  • Imperia: 6.964 (53)
  • Rieti: 5.941 (110)
  • Sud Sardegna: 5.731 (79)
  • Fermo: 5.616 (27)
  • Ascoli Piceno: 5.606 (17)
  • Siena: 5.500 (67)
  • Benevento: 5.022 (16)
  • Caltanissetta: 4.995 (71)
  • Campobasso: 4.817 (76)
  • Agrigento: 4.568 (79)
  • Grosseto: 4.310 (4)
  • Catanzaro: 4.062 (94)
  • Matera: 3.775 (9)
  • Enna: 3.759 (62)
  • Oristano: 2.784 (10)
  • Crotone: 2.425 (16)
  • Isernia: 2.368 (21)
  • Vibo Valentia: 2.358 (12)

=> Confronta con la situazione in Italia a dicembre 2020

Indice di trasmissione (Rt) per Regione

L’indice di trasmissione nazionale aumenta per la quarta settimana consecutiva e, per la prima volta dopo sei settimane, arriva sopra l’uno. In particolare:

  • tre regioni hanno un Rt puntuale significativamente maggiore di 1: Calabria, Emilia Romagna e Lombardia;
  • 6 Regioni lo superano nel valore medio: Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta;
  • 4 Regione hanno un valore uguale a 1 (Puglia) o che lo sfiora: Lazio, Piemonte, Veneto;
  • il Veneto è la Regione che preoccupa di più, mostrando un tasso di incidenza particolarmente elevato, rispetto al contesto nazionale.