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Weekend arancione, regioni chiuse fino al 15 gennaio

di Anna Fabi

Pubblicato 5 Gennaio 2021
Aggiornato 6 Gennaio 2021 08:25

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Stop agli spostamenti tra Regioni fino al 15 gennaio, riapertura superiori 11 gennaio, weekend arancione, giro di vite sulle zone di rischio.

Confini regionali chiusi fino al 15 gennaio in tutta Italia (quindi anche nelle zone gialle) e fine settimana del 9-10 gennaio zona arancione nazionale (quindi, non riaprono i ristoranti), mentre lunedì 11 gennaio ritorno a scuola per gli studenti delle superiori, con nuovi criteri per determinare l’appartenenza delle Regioni alle diverse fasce di rischio. In pratica diventa più difficile restare in zona gialla.

Sono i punti principali del nuovo decreto legge anti Covid approvato nella tarda serata del 4 gennaio dal Consiglio dei Ministri. Entro il 15 gennaio, poi, il Governo approverà poi un nuovo provvedimento con le norme per il mese successivo.

Il decreto appena approvato contiene una mini stretta per i prossimi giorni e prepara il terreno per il prossimo. Il punto è che la curva dei contagi da Coronavirus negli ultimi giorni ha invertito la tendenza e, pur non impennandosi, ha ripreso a salire accompagnata (dato forse più preoccupante) da un analogo andamento di ricoveri e numero di pazienti in terapia intensiva. C’è il rischio di ripresa della seconda se non addirittura di terza ondata, soprattutto in vista della riapertura delle scuole l’11 gennaio.

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Senza il nuovo provvedimento, dal 7 gennaio sarebbe stata ripristinata la semplice applicazione delle regole basate sulla ben nota classificazione cromatica, e si sarebbero riaperte le scuole. Vediamo invece nel dettaglio cosa si può fare e cosa no nei prossimi giorni (tenendo presente che resta in vigore, fino al 15 gennaio, il DPCM del 3 dicembre, al quale si affiancano il DPCM di Natale e il nuovo provvedimento appena approvato).

  • martedì 5 e mercoledì 6 gennaio: zona rossa in tutta Italia, in base al DPCM di Natale. Quindi: negozi chiusi (esclusi i servizi essenziali, come alimentari, farmacie, edicole, tabaccai, e tutte le attività elencate negli allegati 23 e 24 del DPCM di Natale), bar e ristoranti chiusi (consentiti l’asporto dalle 5 alle 22 e le consegne a domicilio senza limiti di orario), divieto di spostamenti anche all’interno dello stesso comune. Resta consentita la visita ad amici o parenti, all’interno della propria Regione, per un massimo di due persone, con un solo spostamento al giorno.
  • Giovedì 7 e venerdì 8 gennaio: qui intervengono le regole del decreto appena approvato. Quindi, le Regioni applicano le regole della fascia cromatica di appartenenza, ma sono vietati gli spostamenti fra Regioni anche nelle zone gialle.
  • Sabato 9 e domenica 10 gennaio: in base al DPCM appena approvato, tutta Italia è zona arancione. Quindi, negozi aperti, ma bar e ristoranti chiusi (consentiti take away e delivery con le regole sopra riportate), divieto di spostamenti anche fra Comuni diversi, coprifuoco dalle 22 alle 5. Sono possibile gli spostamenti fra Comuni diversi solo per chi abita in centri fino a 5mila abitanti, nel raggio di 30 km, senza andare nei capoluoghi.
  • Dall’11 al 15 gennaio: torna la differenziazione fra zone gialle, arancioni e rosse, ma con il divieto di spostarsi al di fuori della propria Regione. Riaprono le scuole superiori, con lezioni in presenza per il 50% degli studenti.

Come detto, il decreto cambia i criteri per la classificazione delle zone, abbassando l’indice che consente di passare in zona arancione o rossa. Al momento, tutte le Regioni tranne l’Abruzzo sono in zona gialla, ma l’indice del contagio sta salendo e non si escludono passaggi in zona arancione il prossimo fine settimana.