App IO: Bonus Vacanze fino al 30 giugno

di Anna Fabi

5 Gennaio 2021 09:00

Il Bonus Vacanze può essere utilizzato fino al 30 giugno 2021. esclusivamente tramite la App IO: regole di base per usare il contributo evitando raggiri.

Il bonus vacanze, parte delle iniziative previste dal “Decreto Rilancio”, si basa sulla concessione di un contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. Richiedibile fino al 31 dicembre 2020, può essere utilizzato fino al 30 giugno 2021. Generato tramite App IO, il bonus e i relativi dati devono essere comunicati al fornitore del servizio turistico al momento dell’effettivo pagamento dell’importo previsto per la vacanza.

Sarà il fornitore a verificare la validità del bonus inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto nell’apposita procedura web predisposta dalle Entrate. Solo in caso di esito positivo, il fornitore può confermare a sistema l’applicazione dello sconto.

Qualsiasi utilizzo alternativo dei dati inerenti al bonus vacanze non è consentito. Con uno degli ultimi comunicati stampa del 2020 l’Agenzia delle Entrate ha anche messo in guardia dalle truffe legate al bonus vacanze, invitando i cittadini a seguire alcune regole base per non andare incontro a spiacevoli inconvenienti.

Su alcuni social network, come Instagram, infatti è stata segnalata la presenza di account che offrono la possibilità di convertire in denaro i bonus vacanze attivati dai cittadini attraverso la App IO, nel caso in cui non siano stati ancora utilizzati per beneficiare di un soggiorno turistico.

=> Bonus vacanze: online le strutture aderenti

È stata anche messa in evidenza l’esistenza in rete di account o banner che pubblicizzano offerte turistiche molto convenienti e che mirano a ottenere il codice fiscale e il codice univoco (o il QRcode) del bonus vacanze, prima di scomparire completamente dal web. Fornendo questo tipo di dati, in realtà, il bonus non può più essere più utilizzato né rigenerato in alcun modo.

L’Agenzia delle Entrate, il Mibact e PagoPA hanno già avviato opportune verifiche e invitano i cittadini alla massima cautela, utilizzando l’agevolazione solo nelle modalità previste dalle norme vigenti.