Sono cumulabili il credito d’imposta al 50% per acquisto di apparecchiature di telemedicina a favore di farmacie in centri sotto i 3.000 abitanti, quello sui beni strumentali al Sud (45% – 30%) e il nuovo credito d’imposta beni strumentali del 10% a livello nazionale?
Dall’analisi delle normative a cui lei fa riferimento mi pare che le tre agevolazioni siano cumulabili.
Lei si riferisce al credito d’imposta introdotto dal decreto Ristori (articolo 19 septies dl 137/2020) per favorire l’accesso a prestazioni di telemedicina nelle farmacie dei cittadini dei piccoli centri urbani fino a 3mila abitanti, che si utilizza in compensazione, non concorre alla formazione del reddito, e per il quale la norma primaria non prevede incompatibilità con altre agevolazioni.
Stesso discorso per il credito d’imposta sugli investimenti nel Mezzogiorno, che la Manovra 2021 ha appena prorogato fino a tutto il 2022.
Per quanto riguarda invece l’ultima agevolazione che lei cita, il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, che ha preso il posto del precedente super-ammortamento, il comma 1059 della legge 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) prevede esplicitamente che il credito d’imposta sia:
cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al periodo precedente, non porti al superamento del costo sostenuto.
Si tratta comunque di una indicazione di massima, le consiglio di verificare con un esperto tutti i dettagli.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz