Reagire in maniera più veloce ed efficace ai cambiamenti, ridurre i costi e aumentare al contempo l’efficienza: tre buoni motivi per i quali sempre più aziende di medie e grandi dimensioni ricorrono a una infrastruttura SOA.
Come essere sicuri, però, di ottenere il massimo da un’architettura service-oriented? Una risposta concreta viene da Progress Software, fornitore mondiale di tecnologie per lo sviluppo, che ha stilato un decalogo da seguire per avere successo con il modello SOA.
Ecco i dieci punti che le aziende dovrebbero seguire:
- Valutare le esigenze: analizzare in dettaglio priorità, costi, risparmi e investimenti necessari, prima di adottare un modello SOA;
- Optare per una strategia globale: la SOA va implementata per gradi. Si può iniziare per trasferirli poi anche ad altre applicazioni, con una strategia aziendale a livello globale;
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Basarsi su standard e non ricorrere a estensioni proprietarie. La SOA è dotata di un linguaggio aperto che non va mai
modificato, così da poter usufruire del riutilizzo; - Concentrarsi sul riutilizzo e non sulla riconfigurazione. Il valore della SOA va valutato tenendo conto dell’effettivo riutilizzo dei servizi web e non attraverso il numero di quelli implementati;
- Considerare i rapporti tra i processi e le applicazioni aziendali e quelli dei partner e fornitori;
- Attenzione ai rischi legati alla sicurezza e certezza di poterli superare;
- Progettare una completa infrastruttura middleware, collegando le applicazioni alla nuova piattaforma attraverso la tecnologia ESB (Enterprise Service Bus);
- La Governance IT è un fattore chiave. È necessario definire con attenzione tutte le fasi e sfruttare al massimo le
sinergie tra il personale IT e i manager; - Allinearsi ai carichi di lavoro delle diverse risorse, al fine di garantire la scalabilità attraverso un modello di SOA
distribuita; - Scegliere il partner giusto. È necessario confrontare le diverse offerte sul mercato, chiedendo referenze o case study.