La categoria più penalizzata dalla stretta anti Covid nel Decreto Natale è quella dei bar e ristoranti, che restano parzialmente chiusi due settimane e quindi incassano subito i nuovi indennizzi previsti dal DL 18 dicembre mentre, per tutti gli altri che hanno subito perdite a causa del Coronavirus, il Governo ha annunciato ulteriori aiuti (anche senza aver subito restrizioni di legge), ma per il momento dovranno aspettare.
Anche per i negozi le nuove regole introducono limitazioni, mentre non cambia nulla per le altre attività economiche. Il riferimento normativo è il decreto legge 158/2020 con le regole dal 24 dicembre al 6 gennaio su spostamenti e attività commerciali, in base al quale:
- per 10 giorni l’Italia è zona rossa (dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 4 gennaio, il 5 e 6 gennaio), durante i quali sono chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti;
- per altri 4 giorni l’Italia è zona arancione (dal 28 al 30 dicembre e il 4 gennaio), durante i quali i negozi possono tenere aperto fino alle 21, mentre restano comunque chiusi i bar e i ristoranti;
- restano invece sempre aperte le seguenti attività: alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, librerie, tabaccai, lavanderie, parrucchieri e barbieri.
Negozi e ristoranti: calendario e regole
Vediamo cosa succede alle attività economiche giorno per giorno.
- Da lunedì 21 a mercoledì 23 dicembre: in ogni regione restano le regole previste dall’attuale livello di rischio contagio (con l’unica eccezione dell’Abruzzo ancora in zona arancione, tutta l’Italia è zona gialla), quindi sono aperti sia i negozi sia i bar e i ristoranti (servizio al tavolo dalle 5 alle 18, take away fino alle 22, consegna a domicilio a qualsiasi ora).
- Da giovedì 24 a domenica 27 dicembre: zona rossa. Sono chiuse tutte le attività commerciali, con l’eccezione dei servizi essenziali che restano aperti, il cui elenco completo è contenuto negli allegati 23 e 24 del Dpcm 3 dicembre.
- Da lunedì 28 a mercoledì 30 dicembre: tutta Italia zona arancione. Sono aperti tutti i negozi, stop ai servizi in loco di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, che però continuano a poter lavorare fornendo il servizio di take away (asporto) dalle 5 alle 22 e il delivery (consegna a domicilio) senza limiti di orario.
- Da giovedì 31 dicembre a domenica 3 gennaio: tutta Italia zona rossa, con le stesse regole applicate dal 24 al 27 dicembre.
- Lunedì 4 gennaio: zona arancione, con le stesse regole previste dal 28 al 30 dicembre.
- Da martedì 5 a mercoledì 6 gennaio: Italia zona rossa, con le regole del caso.
- Dal 7 al 15 gennaio: tornano le regole del Dpcm del 3 dicembre, con regole in base alla classificazione di rischio della propria regione.
Per tutte le altre attività economiche non cambia nulla rispetto a quanto previste dai provvedimenti precedenti, per cui si può lavorare, nel rispetto dei protocolli anti Covid contenuti negli allegati al Dcpm 3 dicembre, che devono comunque essere applicati da tutte le attività commerciali nei periodi in cui possono tenere aperto.
Ci sono poi novità sugli spostamenti, che di fatto impattano anche sui settori economici, in primis il turismo.
Spostamenti: calendario e regole
Dal 21 dicembre al 6 gennaio non è possibile uscire dalla propria regione. Questo vale anche per chi ha prenotato una vacanza in un albergo o in una struttura ricettiva. Dal 24 dicembre al 6 gennaio è anche vietato uscire dal proprio comune, con una serie di eccezioni. La precisazione è contenuta anche nelle FAQ del Governo:
gli spostamenti per turismo verso un’altra Regione non sono consentiti fino al 6 gennaio 2021 compreso. Dal 24 dicembre non sono consentiti neanche all’interno della stessa Regione, ma ci sono due eccezioni, valide solo nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, nei quali sono consentiti gli spostamenti per turismo all’interno dello stesso Comune, oppure dai Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti, entro 30 chilometri dai confini del Comune, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia.
Ricordiamo che gli impianti sciistici restano chiusi fino al 7 gennaio, le crociere sono sospese dal 21 dicembre al 6 gennaio. La sera del 31 dicembre i ristoranti interni agli alberghi non possono fare servizio al tavolo, ma solo in camera.
Infine, è sempre possibile il rientro nella propria abitazione, anche spostandosi fra diverse Regioni. Quindi, per esempio, chi è partito per le vacanze prima del 21 dicembre andando in un’altra Regione, può rientrare anche nelle due settimane dal 24 dicembre al 6 gennaio. E’ obbligatoria la quarantena per chi rientra dall’estero.