Si è tenuto ieri a Caserta il forum sulle Pmi “Cultura, governance e innovazione nelle imprese familiari“. Una giornata di studio per approfondire modalità e criticità di uno dei momenti chiave della vita delle aziende a conduzione familiare, profondamente radicate nel tessuto produttivo del Paese.
Nell’occasione sono stati presentati i risultati della ricerca commissionata da Confindustria Caserta a The European House-Ambrosetti, realizzata con SWG e condotta su un campione di 300 Pmi con oltre 10 dipendenti, secondo i parametri del Censimento Intermedio Industria e Servizi dell’Istat.
Oggetto di studio, il passaggio di testimone, ossia la continuità generazionale nella gestione delle imprese di famiglia: un momento generalmente considerato tra i più critici della vita aziendale.
Presentati anche i risultati dell’indagine sulla governance delle imprese della provincia di Caserta, da cui sarebbe emerso che la percentuale di Pmi che fa ricerca e sviluppo, per lo più in proprio, è piuttosto alta (57%) in Campania, rispetto alla media meridionale del 40% e del Centro-Nord del 47%.
La necessità di innovare si scontra il più delle volte con a mancanza di un’adeguata cultura del cambiamento nelle vecchie dirigenziali.
»Affrontare con consapevolezza questo difficile momento dell’azienda significa lavorare per un doppio scopo sociale, quindi.
Il primo, è quello di assicurare lunga vita all’impresa, il secondo, di garantire, con la sopravvivenza delle attività economiche, anche il livello occupazionale e dunque la crescita e lo sviluppo del territorio», ha affermato il presidente degli industriali di Caserta, Carlo Cicala.