Crescono le imprese del commercio che vendono su Internet, un incremento che può essere interpretato anche come conseguenza dell’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19. Tra aprile e ottobre 2020, infatti, più di 3.600 aziende hanno aperto un canale di vendita online, facendo registrare una crescita del +15,5% in sette mesi.
A spingere gli imprenditori verso l’avvio di un percorso di digitalizzazione è stata la necessità di restare operativi anche in un momento di crisi, cercando di essere produttivi anche da remoto.
Da maggio a settembre 2020 sono aumentate del 4% le PMI che si sono dotate di strumenti per l’e-commerce (il 27% contro il 23% dello stesso periodo del 2019), una crescita messa in evidenza dalla fotografia scattata da Unioncamere attraverso l’osservatorio dei Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di Commercio locali.
Dal punto di vista territoriale, a mostrare le migliori performance per quanto riguarda l’adozione delle tecnologie digitali per la vendita online è stato il Friuli-Venezia Giulia (+ 27 punti percentuali), seguito da Puglia (+19 punti percentuali) e Basilicata (+ 22 punti percentuali).
Per quanto riguarda la classifica nazionale per livelli di digitalizzazione più evoluti delle PMI, invece, in cima alla graduatoria si trova il Trentino-Alto Adige, seguito dalla Lombardia e dall’Emilia-Romagna.
Da marzo ad aprile 2020, infatti, anche per ricorrere allo smart working si è registrato un incremento nell’adozione di strumenti Cloud (+11%) e per la cybersecurity (+ 3%).
Nell’ultimo anno abbiamo aiutato attraverso i PID più di 80mila imprese, con oltre 700 eventi informativi e formativi, a sfruttare i vantaggi delle tecnologie 4.0 e restare operative anche in questa fase emergenziale.
In tre anni abbiamo accompagnato complessivamente già 300mila imprenditori sulla strada del digitale: 23mila hanno fatto il self assessment per scoprire il proprio livello di alfabetizzazione digitale e lavorare per colmare i gap, 130mila hanno seguito programmi di formazione e orientamento, 20mila imprese hanno sfruttato i voucher per investire sul digitale – ha sottolineato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli.
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Il nuovo servizio di autovalutazione Digital Skill voyager appena lanciato dai PID (Punti Impresa Digitale) delle Camere di Commercio, permetterà alle imprese di valutare anche le competenze digitali dei propri collaboratori e avviare percorsi formativi mirati per adeguarle alle nuove sfide dell’Economia 4.0.